Cureggio e Fontaneto, firmata la pace

CUREGGIO - A riportare la pace tra Cureggio e Fontaneto d’Agogna ci aveva già pensato la “cipolla bionda”, prodotta nelle due località e che da alcuni anni è diventata “presidio Slow Food”. Ma a sancire dopo oltre settecento anni la “fine delle ostilità” tra i due Comuni è stata la sottoscrizione di un “Trattato di pace” da parte del Sindaco di Cureggio Angelo Barbaglia e di quello di Fontaneto, Maria Antonia Platini. La firma è stata apposta ieri pomeriggio al termine di una due giorni di rievocazione di un tragico evento che coinvolse i due centri nel 1312. Cureggio legato ai “Guelfi” cioè alla famiglia dei Brusati e Fontaneto d’Agogna che era in mano ai Tornielli, a loro volta legati ai Visconti, vicini ai “Ghibellini” diedero vita ad una cruenta battaglia. Fu Galeazzo I Visconti , futuro Signore di Milano a sferrare con le sue truppe l’attacco all’abitato di Cureggio che venne raso al suolo. A restare in piedi solo la chiesa e il battistero . Un primo attacco a Cureggio era già stato tentato l’anno prima ma grazie all’intervento di diecimila valsesiani, diversi dei quali provenienti dalla zona di Campertogno, venne respinto. Sabato la “battaglia” è stata rivissuta con l’allestimento di un accampamento medievale mentre cavalieri e fanti si sono resi protagonisti di accesi duelli . E’ toccato agli attori e alle attrici della Compagnia della Cipolla rievocare quanto accaduto sette secoli fa. La manifestazione è culminata domenica pomeriggio con l’arrivo delle delegazioni con i costumi dell’epoca e la cerimonia (su un carro agricolo) della firma della pace. Nelle foto, alcuni momenti della rievocazione storica.
Carlo Panizza
CUREGGIO - A riportare la pace tra Cureggio e Fontaneto d’Agogna ci aveva già pensato la “cipolla bionda”, prodotta nelle due località e che da alcuni anni è diventata “presidio Slow Food”. Ma a sancire dopo oltre settecento anni la “fine delle ostilità” tra i due Comuni è stata la sottoscrizione di un “Trattato di pace” da parte del Sindaco di Cureggio Angelo Barbaglia e di quello di Fontaneto, Maria Antonia Platini. La firma è stata apposta ieri pomeriggio al termine di una due giorni di rievocazione di un tragico evento che coinvolse i due centri nel 1312. Cureggio legato ai “Guelfi” cioè alla famiglia dei Brusati e Fontaneto d’Agogna che era in mano ai Tornielli, a loro volta legati ai Visconti, vicini ai “Ghibellini” diedero vita ad una cruenta battaglia. Fu Galeazzo I Visconti , futuro Signore di Milano a sferrare con le sue truppe l’attacco all’abitato di Cureggio che venne raso al suolo. A restare in piedi solo la chiesa e il battistero . Un primo attacco a Cureggio era già stato tentato l’anno prima ma grazie all’intervento di diecimila valsesiani, diversi dei quali provenienti dalla zona di Campertogno, venne respinto. Sabato la “battaglia” è stata rivissuta con l’allestimento di un accampamento medievale mentre cavalieri e fanti si sono resi protagonisti di accesi duelli . E’ toccato agli attori e alle attrici della Compagnia della Cipolla rievocare quanto accaduto sette secoli fa. La manifestazione è culminata domenica pomeriggio con l’arrivo delle delegazioni con i costumi dell’epoca e la cerimonia (su un carro agricolo) della firma della pace. Nelle foto, alcuni momenti della rievocazione storica.
Carlo Panizza