Via l’eternit, scatta l’ordinanza a Borgomanero

Via l’eternit, scatta l’ordinanza a Borgomanero
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BORGOMANERO - Entro sei mesi il tetto in eternit del condominio di viale Zoppis 29 (nella foto di Panizza) di fronte all’ingresso dell’ospedale Ss.Trinità dovrà essere rimosso. Lo ha disposto con un’ordinanza, la numero 257 di lunedì 28 agosto, notificata all’amministratore condominiale architetto Dario Cuzzolin, il sindaco Sergio Bossi. Il primo cittadino già lo scorso 11 luglio, a seguito di un sopralluogo che era stato effettuato dal Servizio di igiene e sanità pubblica dell’AslNo, aveva disposto la chiusura del sottotetto dell’edificio, sino a quel momento utilizzato dai condomini per stendere i panni. Le successive verifiche effettuate dall’Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) di Novara avevano fatto emergere una situazione ben più grave. “Dall’esame della copertura formata da lastre in eternit – queste le conclusioni della relazione – è emerso che lo stato di conservazione dell’amianto del tipo crisotilo e crocidolite è scadente” , rendendo pertanto necessaria l’adozione del provvedimento che impone la rimozione delle lastre di eternit entro sei mesi dalla data della notifica.
Carlo Panizza

BORGOMANERO - Entro sei mesi il tetto in eternit del condominio di viale Zoppis 29 (nella foto di Panizza) di fronte all’ingresso dell’ospedale Ss.Trinità dovrà essere rimosso. Lo ha disposto con un’ordinanza, la numero 257 di lunedì 28 agosto, notificata all’amministratore condominiale architetto Dario Cuzzolin, il sindaco Sergio Bossi. Il primo cittadino già lo scorso 11 luglio, a seguito di un sopralluogo che era stato effettuato dal Servizio di igiene e sanità pubblica dell’AslNo, aveva disposto la chiusura del sottotetto dell’edificio, sino a quel momento utilizzato dai condomini per stendere i panni. Le successive verifiche effettuate dall’Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) di Novara avevano fatto emergere una situazione ben più grave. “Dall’esame della copertura formata da lastre in eternit – queste le conclusioni della relazione – è emerso che lo stato di conservazione dell’amianto del tipo crisotilo e crocidolite è scadente” , rendendo pertanto necessaria l’adozione del provvedimento che impone la rimozione delle lastre di eternit entro sei mesi dalla data della notifica.
Carlo Panizza

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