Da ottobre apre la mensa sociale nell’ex albergo Vittoria ad Omegna

Da ottobre apre la mensa sociale nell’ex albergo Vittoria ad Omegna
Pubblicato:
Aggiornato:

OMEGNA - Dieci pasti a mezzogiorno e dieci la sera per persone in difficoltà. Li servirà la “mensa sociale” dell’ex-albergo Vittoria, gestita dalla cooperativa Azzurra che vi ospita un centro per richiedenti asilo. La mensa sociale aprirà a ottobre. L’accordo tra la cooperativa e l’assessorato alle Politiche sociali è statoraggiunto in questi giorni. «La cooperativa – informa l’assessore Sabrina Proserpio – ci ha garantito la disponibilità a garantire 10 pasti a mezzogiorno e 10 la sera per omegnesi in difficoltà. Sarà nostra cura segnalarle. Non possiamo essere che soddisfatti per questo accordo». Cooperativa e Amministrazione stanno studiando anche l’impiego di migranti in lavori socialmente utili quali, ad esempio, il taglio di erbacce, la manutenzione del verde pubblico e lo spargimento di sale sulle strade in inverno. Fin dalle prime settimane d’insediamento della nuova giunta la cooperativa Azzurra ha cercato il dialogo con un’amministrazione che aveva vinto le elezioni sull’onda della protesta per il numero eccessivo di migranti ad Omegna. Ripulendo, ad esempio, la mattina di ferra

OMEGNA - Dieci pasti a mezzogiorno e dieci la sera per persone in difficoltà. Li servirà la “mensa sociale” dell’ex-albergo Vittoria, gestita dalla cooperativa Azzurra che vi ospita un centro per richiedenti asilo. La mensa sociale aprirà a ottobre. L’accordo tra la cooperativa e l’assessorato alle Politiche sociali è statoraggiunto in questi giorni. «La cooperativa – informa l’assessore Sabrina Proserpio – ci ha garantito la disponibilità a garantire 10 pasti a mezzogiorno e 10 la sera per omegnesi in difficoltà. Sarà nostra cura segnalarle. Non possiamo essere che soddisfatti per questo accordo». Cooperativa e Amministrazione stanno studiando anche l’impiego di migranti in lavori socialmente utili quali, ad esempio, il taglio di erbacce, la manutenzione del verde pubblico e lo spargimento di sale sulle strade in inverno. Fin dalle prime settimane d’insediamento della nuova giunta la cooperativa Azzurra ha cercato il dialogo con un’amministrazione che aveva vinto le elezioni sull’onda della protesta per il numero eccessivo di migranti ad Omegna. Ripulendo, ad esempio, la mattina di ferragosto con propri operatori, migranti e volontari dalle erbacce e dagli “eccessi” vandalici notturni durante i festeggiamenti di San Vito una piazza di Omegna. Un atteggiamento apprezzato dal sindaco, Paolo Marchioni, che, nel dare l’annuncio della chiusura il 30 settembre del centro d’accoglienza alle ex-scuole elementari di Crusinallo, motivato con la crescente tensione sociale tra ospiti e residenti, oltre che con le approssimative condizioni igienico-sanitarie aveva definito “ottimi” i rapporti con Azzurra. Hanno plaudito pubblicamente all’accordo sulla mensa sociale i due consiglieri della minoranza “Omegna si cambia”, Mauro Empolesi e Lucia Camera. «Su certi temi – questo il loro commento – è poco opportuno rivendicare paternità di idee e progetti. Anche noi avevamo avanzato questa proposta in campagna elettorale prendendo contatti con la cooperativa che sarà coinvolta». Prime frizioni, invece, tra Pd e maggioranza sulla controversa imbiancatura che ha cancellato il murales sulla Resistenza all’ingresso della galleria di circonvallazione in località Borca. «Un atto politico», l’ha definito il capogruppo, e segretario cittadino Alessandro Rondinelli, annunciando un ordine del giorno non solo sul murales ma anche sul Premio della Resistenza e la fontana del Partigiano ai giardini pubblici. Sulla cancellazione del murales, Rondinelli dichiara di «voler andare oltre». Ma chiede all’amministrazione Marchioni «di far proprio quanto era stato deciso all’unanimità nel Consiglio comunale del 12 agosto 2014 sull’ipotesi di realizzare un’opera del nostro benamato Gino Apostolo raffigurante il golfo di Omegna». Una delle ipotesi, per inciso, ventilate dall’assessore al Turismo e Commercio Mattia Corbetta subito dopo la “ripulitura” con l’implicito intento di allontanare qualsiasi sospetto di pregiudizio ideologico (Corbetta milita in Fratelli d’Italia). Un murales sulla Resistenza però, insiste il Pd, va comunque realizzato magari scegliendo fra le opere della sezione grafica che i pidini chiedono d’inserire nel bando del Premio della Resistenza. Quanto alla collocazione, deciderebbe il consiglio comunale. Maurizio Frisone, l’avversario sconfitto da Marchioni nella corsa a sindaco di Omegna, si dice sorpreso «che, nonostante le segnalazioni arrivate per tempo all’ufficio competente e al sindaco, non sia stata presentata una domanda al bando per la valorizzazione del patrimonio artistico-culturale e luoghi della Resistenza». Frisone conclude con «un invito alla giunta a non perdere più questi treni con la speranza che la priorità sia data al monumento al Partigiano in piazza Martiri della Libertà». Secca la replica del vicesindaco, Stefano Strada: «La giunta Marchioni si è insediata a metà luglio e il bando scadeva il 31, impensabile poter presentare un progetto in così poco tempo. La giunta Mellano non aveva avviato l’iter nelle settimane precedenti. Vorrei anche ricordare che lo stesso bando era stato pubblicato nel 2015. Come mai l’allora amministrazione non partecipò?». «Ad Omegna – polemizza Strada - bisogna entrare nell’ottica che non siamo più nel 1945 a dover fronteggiare i nazifascisti ma nel 2017». «Colgo l’occasione – conclude il vicesindaco – per ringraziare il gruppo alpini della sezione di Omegna che, qualche giorno fa, ha ripulito la fontana dedicata ai partigiani. Fatti e non parole».

Mauro Rampinini

Seguici sui nostri canali