Strane chiazze bianche nell’Agogna

Strane chiazze bianche nell’Agogna
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Proseguono le segnalazioni  in redazione di un possibile inquinamento di acque novaresi. Una schiuma bianca a pelo d’acqua da settimane, in alcune giornate, fa la sua comparsa nell’Agogna in territorio di  Momo in zona frazione di Agnellengo. Una sostanza bianca che potrebbe essere inquinante. A inizio settembre il Corriere di Novara aveva pubblicato anche una lettera che sollevava il problema. Ora sono arrivate altre segnalazioni. Un possibile inquinamento documentato anche con delle immagini. Qualche settimana fa  sarebbero andati sul posto, per un sopralluogo, anche i Carabinieri Forestale. In passato secondo alcuni residenti in zona sarebbero intervenuti anche i Vigili del fuoco. Un altro residente  in quella zona di campagna esprime, pur non volendo comparire le proprie preoccupazioni: «Qualcuno scarica da direttamente nel torrente Agogna! Terribile. Dopo di che cosa ancora più grave che ho visto e che dopo poche centinaia di metri dopo il ponte, l’acqua inquinata serve una roggia che viene usata per irrigare i campi e le risaie fino a Sologno e oltre».

 m.d.

Proseguono le segnalazioni  in redazione di un possibile inquinamento di acque novaresi. Una schiuma bianca a pelo d’acqua da settimane, in alcune giornate, fa la sua comparsa nell’Agogna in territorio di  Momo in zona frazione di Agnellengo. Una sostanza bianca che potrebbe essere inquinante. A inizio settembre il Corriere di Novara aveva pubblicato anche una lettera che sollevava il problema. Ora sono arrivate altre segnalazioni. Un possibile inquinamento documentato anche con delle immagini. Qualche settimana fa  sarebbero andati sul posto, per un sopralluogo, anche i Carabinieri Forestale. In passato secondo alcuni residenti in zona sarebbero intervenuti anche i Vigili del fuoco. Un altro residente  in quella zona di campagna esprime, pur non volendo comparire le proprie preoccupazioni: «Qualcuno scarica da direttamente nel torrente Agogna! Terribile. Dopo di che cosa ancora più grave che ho visto e che dopo poche centinaia di metri dopo il ponte, l’acqua inquinata serve una roggia che viene usata per irrigare i campi e le risaie fino a Sologno e oltre».

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