Era di Maggiora una delle "madri" del movimento operaio

Era di Maggiora una delle "madri" del movimento operaio
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MAGGIORA - Abigaille Zanetta era nata a Suno nel 1875, ma la sua famiglia, il papà Bartolomeo e la mamma Maddalena Marucco,  era originaria di Maggiora. E sempre a Maggiora  iniziò la sua carriera professionale come insegnante presso il locale Asilo Infantile. Attività questa che non l’avrebbe fatta assurgere agli onori della cronaca tanto da essere ricordata  oggi a più di settant’anni dalla scomparsa avvenuta nel 1945. Abigaille Zanetta fu protagonista di passaggi cruciali della storia del movimento operaio milanese e italiano anche se il suo nome per troppo tempo è rimasto ignoto alla stragrande maggioranza delle persone. In pochi sono a conoscenza del fatto che nel 1919 fu tra le promotrici del Sindacato Magistrale Italiano e nel 1920 di una delle più importanti organizzazioni internazionali, l’Internationale de l’Ensei

MAGGIORA - Abigaille Zanetta era nata a Suno nel 1875, ma la sua famiglia, il papà Bartolomeo e la mamma Maddalena Marucco,  era originaria di Maggiora. E sempre a Maggiora  iniziò la sua carriera professionale come insegnante presso il locale Asilo Infantile. Attività questa che non l’avrebbe fatta assurgere agli onori della cronaca tanto da essere ricordata  oggi a più di settant’anni dalla scomparsa avvenuta nel 1945. Abigaille Zanetta fu protagonista di passaggi cruciali della storia del movimento operaio milanese e italiano anche se il suo nome per troppo tempo è rimasto ignoto alla stragrande maggioranza delle persone. In pochi sono a conoscenza del fatto che nel 1919 fu tra le promotrici del Sindacato Magistrale Italiano e nel 1920 di una delle più importanti organizzazioni internazionali, l’Internationale de l’Enseignement. E neppure  sanno che al XVIII Congresso del Partito socialista italiano nel 1921 fu l’unica donna firmataria della mozione terzinternazionalista. Un’attività frenetica la sua che la espose  durante il ventennio a grossi rischi, facendole conoscere sia il carcere che il confino. A lei lo storico Angelo Vecchi (nella foto di Panizza)  borgomanerese “doc” ha dedicato un libro intitolato semplicemente “Abigaille Zanetta” che è stato presentato ieri giovedì 14 dicembre alle 21 nella Biblioteca comunale di Maggiora nell’ambito di una serata promossa dal locale Gruppo Anpi (Associazione nazionale partigiani) in collaborazione con il Comune.  Laureato in Scienze storiche con una tesi su Nello Rosselli (antifascista ucciso in Francia nel 1937 assieme al fratello Carlo) Vecchi ha conseguito il dottorato di ricerca in storia con uno studio sulle associazioni popolari e ha al suo attivo la pubblicazione di vari saggi su temi e problemi dell’emigrazione italiana, del­la sociabilità e dell’assistenza sociale e dell’industrializzazione con particolare attenzione all’ambito territoriale del Novarese e del Piemonte nord-orientale fra Ottocento e Novecento. Dopo la presentazione del presidente della Biblioteca Riccardo Fasola e il saluto del Sindaco di Maggiora Giuseppe Fasola sono intervenuti Alfredo Perazza del locale Gruppo Anpi, Antonella Braga, insegnante di storia e filosofia e Luisa Staine, direttrice di Novecentodonne  la  Collana, tutta al femminile delle Edizioni Unicopli a cui si deve anche la stampa del libro “Abigaille Zanetta”.

Carlo Panizza

 

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