Sigilli in un cantiere edile di Casalbeltrame

Sigilli in un cantiere edile di Casalbeltrame
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CASALBELTRAME, I militari del Nucleo Investigativo del Gruppo dei Carabinieri Forestale di Novara hanno proceduto a sottoporre a sequestro preventivo un’area interna a un cantiere edile, dove erano stati accumulati, in assenza di autorizzazione e in maniera incontrollata, rifiuti derivanti dalle attività del cantiere. Inoltre è stato accertato che alcuni rifiuti erano stati bruciati in piccoli cumuli.

Il sequestro è stato convalidato dal G.I.P. di Novara. 

L’attività è conseguente a servizi mirati di controllo del territorio, a tutela del patrimonio ambientale e contro le azioni illecite di deturpamento ed inquinamento ambientale. Dagli accertamenti condotti era emerso che, all’interno dell’area, erano presenti diversi cumuli di rifiuti da demolizione edile, provenienti dall’attività dell’impresa, ammassati in maniera incontrollata e gestiti in assenza di qualsivoglia autorizzazione ambientale.  
Inoltre sono stati ulteriormente individuati cumuli di rifiuti già bruciati e cumuli già pronti per essere ulteriormente combusti. Si trattava di rifiuti di varia natura tra i quali imballaggi in plastica, in legno e rifiuti misti derivanti dall’attività di impresa della ditta. La presenza di cumuli già pronti per la successiva combustione ha spinto i militari a effettuare il sequestro preventivo d’iniziativa, così da assicurare l’interruzione dell’azione illecita, evitarne le ulteriori conseguenze e l’aggravamento dell’effetto inquinante sul territorio. Il cantiere era nella disponibilità di una impresa edile della provincia. Il responsabile legale della ditta, un cittadino italiano residente nel territorio della provincia, è stato denunciato per i reati di combustione e smaltimento illecito di rifiuti. 
Il reato di combustione illecita di rifiuti, spiegano i carabinieri forestali, è in vigore dal dicembre 2013. "È un reato grave che prevede pene da due a cinque anni. Inoltre, il responsabile, in caso di condanna, è tenuto al ripristino dello stato dei luoghi, al risarcimento del danno ambientale ed al pagamento, anche in via di regresso, delle spese per la bonifica. Il fenomeno della combustione illecita di rifiuti è particolarmente grave anche per i suoi marcati effetti inquinanti sul territorio. Esso, purtroppo, continua ad avere una certa diffusione su tutto il territorio nazionale, anche nella nostra provincia. 
L’azione dei Carabinieri Forestali è stata, per tali ragioni, fortemente intensificata sia in chiave di prevenzione che di repressione".
mo.c.

CASALBELTRAME, I militari del Nucleo Investigativo del Gruppo dei Carabinieri Forestale di Novara hanno proceduto a sottoporre a sequestro preventivo un’area interna a un cantiere edile, dove erano stati accumulati, in assenza di autorizzazione e in maniera incontrollata, rifiuti derivanti dalle attività del cantiere. Inoltre è stato accertato che alcuni rifiuti erano stati bruciati in piccoli cumuli.

Il sequestro è stato convalidato dal G.I.P. di Novara. 

L’attività è conseguente a servizi mirati di controllo del territorio, a tutela del patrimonio ambientale e contro le azioni illecite di deturpamento ed inquinamento ambientale. Dagli accertamenti condotti era emerso che, all’interno dell’area, erano presenti diversi cumuli di rifiuti da demolizione edile, provenienti dall’attività dell’impresa, ammassati in maniera incontrollata e gestiti in assenza di qualsivoglia autorizzazione ambientale.  
Inoltre sono stati ulteriormente individuati cumuli di rifiuti già bruciati e cumuli già pronti per essere ulteriormente combusti. Si trattava di rifiuti di varia natura tra i quali imballaggi in plastica, in legno e rifiuti misti derivanti dall’attività di impresa della ditta. La presenza di cumuli già pronti per la successiva combustione ha spinto i militari a effettuare il sequestro preventivo d’iniziativa, così da assicurare l’interruzione dell’azione illecita, evitarne le ulteriori conseguenze e l’aggravamento dell’effetto inquinante sul territorio. Il cantiere era nella disponibilità di una impresa edile della provincia. Il responsabile legale della ditta, un cittadino italiano residente nel territorio della provincia, è stato denunciato per i reati di combustione e smaltimento illecito di rifiuti. 
Il reato di combustione illecita di rifiuti, spiegano i carabinieri forestali, è in vigore dal dicembre 2013. "È un reato grave che prevede pene da due a cinque anni. Inoltre, il responsabile, in caso di condanna, è tenuto al ripristino dello stato dei luoghi, al risarcimento del danno ambientale ed al pagamento, anche in via di regresso, delle spese per la bonifica. Il fenomeno della combustione illecita di rifiuti è particolarmente grave anche per i suoi marcati effetti inquinanti sul territorio. Esso, purtroppo, continua ad avere una certa diffusione su tutto il territorio nazionale, anche nella nostra provincia. 
L’azione dei Carabinieri Forestali è stata, per tali ragioni, fortemente intensificata sia in chiave di prevenzione che di repressione".
mo.c.