Trecate dichiara guerra al gioco d’azzardo

Trecate dichiara guerra al gioco d’azzardo
Pubblicato:
Aggiornato:

TRECATE - Il Comune di Trecate dichiara guerra al gioco d’azzardo. D’ora i poi, infatti, negli esercizi pubblici situati all’interno di locali di proprietà del Comune sarà vietato installare le slot machine. Lo ha deliberato all’unanimità la Giunta comunale per contrastare la crescente diffusione della dipendenza da gioco d’azzardo. A quanti sarà assegnato l’uso di spazi comunali, dunque, sarà fatto assoluto divieto di collocare macchinette per il gioco.

«Il divieto interessa i contratti che saranno stipulati da qui in poi – spiega il sindaco, Enrico Ruggerone – mentre per quelli già in essere non ci saranno variazioni. Si tratta di una decisione che abbiamo preso in modo compatto, nella riunione della Giunta di martedì 7 aprile, con l’obiettivo di dare un segnale concreto contro una forma di dipendenza che è ormai divenuta una vera e propria piaga sociale. Senza dimenticare che questo business è spesso legato alla criminalità organizzata». 

«Secondo le statistiche diffuse nel marzo scorso dalla Regione – sottolinea il primo cittadino -  in Piemonte ogni anno si spendono circa 5 miliardi di euro in gioco d’azzardo e sono più di 2.500 le persone in cura per questa dipendenza presso i Sert. Ricordiamo che uno di questi centri specializzati dell’Asl ha sede proprio nella nostra città».

 Daniela Uglietti

TRECATE - Il Comune di Trecate dichiara guerra al gioco d’azzardo. D’ora i poi, infatti, negli esercizi pubblici situati all’interno di locali di proprietà del Comune sarà vietato installare le slot machine. Lo ha deliberato all’unanimità la Giunta comunale per contrastare la crescente diffusione della dipendenza da gioco d’azzardo. A quanti sarà assegnato l’uso di spazi comunali, dunque, sarà fatto assoluto divieto di collocare macchinette per il gioco.

«Il divieto interessa i contratti che saranno stipulati da qui in poi – spiega il sindaco, Enrico Ruggerone – mentre per quelli già in essere non ci saranno variazioni. Si tratta di una decisione che abbiamo preso in modo compatto, nella riunione della Giunta di martedì 7 aprile, con l’obiettivo di dare un segnale concreto contro una forma di dipendenza che è ormai divenuta una vera e propria piaga sociale. Senza dimenticare che questo business è spesso legato alla criminalità organizzata». 

«Secondo le statistiche diffuse nel marzo scorso dalla Regione – sottolinea il primo cittadino -  in Piemonte ogni anno si spendono circa 5 miliardi di euro in gioco d’azzardo e sono più di 2.500 le persone in cura per questa dipendenza presso i Sert. Ricordiamo che uno di questi centri specializzati dell’Asl ha sede proprio nella nostra città».

 Daniela Uglietti

 

Seguici sui nostri canali