Controlli di vicinato anche a Trecate?

Controlli di vicinato anche a Trecate?
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TRECATE - Walter Valsecchi e Marzia Facchinello, dell’Associazione Controllo di Vicinato di Parabiago, sono stati ospiti mercoledì sera a Trecate di un incontro pubblico organizzato dai consiglieri di minoranza Roberto Varisco, Andrea Crivelli, Giorgio Capoccia, Rossano Canetta e dall’esponente della Lega Nord Alessandro Pasca. L’incontro aveva lo scopo di presentare il progetto di Controllo del Vicinato al fine di costituire anche a Trecate gruppi di cittadini che si rendano disponibili a controllare la propria zona di residenza al fine di prevenire fenomeni di criminalità. La serata si è aperta con la proiezione di un filmato, girato in collaborazione con la Prefettura, il Comando Provinciale dei Carabinieri, la Questura ed il Comando di Polizia locale di Lucca, che spiegava le finalità e le modalità di funzionamento del Controllo di Vicinato. «Ciò dimostra – ha dichiarato Roberto Varisco – che si tratta di una iniziativa che non intralcia, anzi favorisce, l’attività delle Forze dell’Ordine. Da ricordare, inoltre, che è già attiva in 150 comuni italiani con amministrazioni di vario colore politico. A noi è nata l’idea di proporla anche a Trecate quando abbiamo ascoltato le parole del Prefetto di Novara che invitava a promuovere un modello di sicurezza partecipata». «Il Controllo di Vicinato – hanno spiegato i referenti dell’Associazione – è nato negli Stati Uniti e si è diffuso in Italia a partire dal 2009. Consiste in una rete di fiducia creata fra cittadini che decidono di controllare attivamente la propria zona di residenza segnalando alle Forze dell’Ordine ogni eventuale anomalia osservata. L’associazione non effettua ronde e non interviene in caso di emergenze, ma si limita a segnalare problemi o situazioni anomale alle Forze dell’Ordine. In ogni zona controllata vengono installati dei cartelli che indicano che l’area è sorvegliata dagli stessi residenti (in alcuni casi sono state installate anche delle telecamere). Perché l’attività di controllo funzioni è necessario che aderisca al progetto almeno il 60% dei residenti di una zona, che vi partecipano in modo gratuito (si tratta, infatti, di un’attività di volontariato). Periodicamente l’associazione tiene incontri con le Forze dell’Ordine e con l’assessore alla Sicurezza per proprio Comune per illustrare la situazione rilevata. Le Forze dell’Ordine, inoltre, spiegano ai cittadini come riconoscere eventuali malintenzionati o truffatori e come difendersi da potenziali situazioni di pericolo». Daniela Uglietti

TRECATE - Walter Valsecchi e Marzia Facchinello, dell’Associazione Controllo di Vicinato di Parabiago, sono stati ospiti mercoledì sera a Trecate di un incontro pubblico organizzato dai consiglieri di minoranza Roberto Varisco, Andrea Crivelli, Giorgio Capoccia, Rossano Canetta e dall’esponente della Lega Nord Alessandro Pasca. L’incontro aveva lo scopo di presentare il progetto di Controllo del Vicinato al fine di costituire anche a Trecate gruppi di cittadini che si rendano disponibili a controllare la propria zona di residenza al fine di prevenire fenomeni di criminalità. La serata si è aperta con la proiezione di un filmato, girato in collaborazione con la Prefettura, il Comando Provinciale dei Carabinieri, la Questura ed il Comando di Polizia locale di Lucca, che spiegava le finalità e le modalità di funzionamento del Controllo di Vicinato. «Ciò dimostra – ha dichiarato Roberto Varisco – che si tratta di una iniziativa che non intralcia, anzi favorisce, l’attività delle Forze dell’Ordine. Da ricordare, inoltre, che è già attiva in 150 comuni italiani con amministrazioni di vario colore politico. A noi è nata l’idea di proporla anche a Trecate quando abbiamo ascoltato le parole del Prefetto di Novara che invitava a promuovere un modello di sicurezza partecipata». «Il Controllo di Vicinato – hanno spiegato i referenti dell’Associazione – è nato negli Stati Uniti e si è diffuso in Italia a partire dal 2009. Consiste in una rete di fiducia creata fra cittadini che decidono di controllare attivamente la propria zona di residenza segnalando alle Forze dell’Ordine ogni eventuale anomalia osservata. L’associazione non effettua ronde e non interviene in caso di emergenze, ma si limita a segnalare problemi o situazioni anomale alle Forze dell’Ordine. In ogni zona controllata vengono installati dei cartelli che indicano che l’area è sorvegliata dagli stessi residenti (in alcuni casi sono state installate anche delle telecamere). Perché l’attività di controllo funzioni è necessario che aderisca al progetto almeno il 60% dei residenti di una zona, che vi partecipano in modo gratuito (si tratta, infatti, di un’attività di volontariato). Periodicamente l’associazione tiene incontri con le Forze dell’Ordine e con l’assessore alla Sicurezza per proprio Comune per illustrare la situazione rilevata. Le Forze dell’Ordine, inoltre, spiegano ai cittadini come riconoscere eventuali malintenzionati o truffatori e come difendersi da potenziali situazioni di pericolo».

Daniela Uglietti

 

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