Il tuo sorriso continuera? a vivere

Il tuo sorriso continuera? a vivere
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TRECATE - Quando a Trecate gia? nella giornata di domenica scorsa, 15 ottobre, si e? diffusa la terribile notizia del malore che aveva colpito Eva Crivellaro, 48 anni, madre del piccolo Diego di 10 anni e moglie di Edgardo Zanotti, comandante del corpo di Polizia Locale di Cerano, parlando con le amiche piu? care l’unica risposta detta con voce tremula sulle sue disperate condizioni di salute era sempre la stessa: "Ci vorrebbe un miracolo". Gia?, un miracolo...

La sua vita sabato, dopo aver trascorso una normale serata con gli amici, si e? interrotta bruscamente sotto casa in via Galliate. Scendendo dall’auto e? svenuta, davanti agli occhi attoniti e increduli del marito che ha chiesto subito aiuto ai vicini, ai suoi amici di sempre.
Attimi concitati, l’arrivo dei soccorsi e la corsa disperata all’ospedale “Maggiore” di Novara. Fin da subito si e? intuita la gravita? della situazione: aneurisma inoperabile, encefalogramma piatto ma cuore che batte. «Ci vorrebbe un miracolo...».
Ore, giorni d’angoscia quelli che sono seguiti per la famiglia, per la mamma Lucia Minola, per gli amici e per un'intera comunità.
E poi, piano piano, inizia a farsi strada la consapevolezza di doversi piegare ad una verita? troppo grande d’accettare, davvero difficile da pensare per Eva, una ragazza con tanti impegni e passioni.
E, infine, arriva la decisione. La famiglia acconsente, in accordo con questo Eva aveva espresso, a donare gli organi: nove persone potranno continuare a sperare. Il suo contagioso sorriso continuera? a vivere. Il miracolo e? avvenuto. Grazie Eva.
Clarissa Brusati

TRECATE - Quando a Trecate gia? nella giornata di domenica scorsa, 15 ottobre, si e? diffusa la terribile notizia del malore che aveva colpito Eva Crivellaro, 48 anni, madre del piccolo Diego di 10 anni e moglie di Edgardo Zanotti, comandante del corpo di Polizia Locale di Cerano, parlando con le amiche piu? care l’unica risposta detta con voce tremula sulle sue disperate condizioni di salute era sempre la stessa: "Ci vorrebbe un miracolo". Gia?, un miracolo...

La sua vita sabato, dopo aver trascorso una normale serata con gli amici, si e? interrotta bruscamente sotto casa in via Galliate. Scendendo dall’auto e? svenuta, davanti agli occhi attoniti e increduli del marito che ha chiesto subito aiuto ai vicini, ai suoi amici di sempre.
Attimi concitati, l’arrivo dei soccorsi e la corsa disperata all’ospedale “Maggiore” di Novara. Fin da subito si e? intuita la gravita? della situazione: aneurisma inoperabile, encefalogramma piatto ma cuore che batte. «Ci vorrebbe un miracolo...».
Ore, giorni d’angoscia quelli che sono seguiti per la famiglia, per la mamma Lucia Minola, per gli amici e per un'intera comunità.
E poi, piano piano, inizia a farsi strada la consapevolezza di doversi piegare ad una verita? troppo grande d’accettare, davvero difficile da pensare per Eva, una ragazza con tanti impegni e passioni.
E, infine, arriva la decisione. La famiglia acconsente, in accordo con questo Eva aveva espresso, a donare gli organi: nove persone potranno continuare a sperare. Il suo contagioso sorriso continuera? a vivere. Il miracolo e? avvenuto. Grazie Eva.
Clarissa Brusati