Sanità, Arona modello per il Piemonte

Sanità, Arona modello per il Piemonte
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ARONA - Antonio Saitta in visita al Centro di assistenza primaria (Cap) della città del Sancarlone. La direzione generale dell’Asl, medici ed infermieri giovedì pomeriggio hanno ospitato nella struttura di via San Carlo per un tour tra i servizi l’assessore regionale alla Sanità spostandosi poi alla volta dell’ospedale di Borgomanero. Lo ha fatto con il personale simulando il percorso che anche il paziente fa quando varca la porta dell’ex ospedale di Arona. Entro la fine dell’anno i direttori generali delle Asl dovranno presentare i loro piani, in riferimento alla delibera regionale sulla riorganizzazione della rete territoriale: «Ragioniamo non in una logica ragionieristica ma più adeguata all’ottimizzazione – ha spiegato Saitta-. Un’operazione che razionalizza il sistema con costi minori che potranno essere impiegati ed investiti di più su tecnologia e prevenzione. Si riducono i posti letto anche perché è cambiata la domanda di salute. Si dovrà invece sempre più offrire servizi diversificati. Ad Arona sono riusciti insieme, medico di famiglia e azienda sanitaria locale, a fare quello che vogliamo fare in Piemonte, integrazione». Saitta dovrà valutare le proposte presentate dal direttore generale dell’Asl Adriano Giacoletto: «Sarà compito del direttore dell’Asl fare le proposte nello specifico e presentarle. Sicuramente si sono ridotti i posti letto e trovarne per i pazienti che vengono dimessi dagli ospedali è necessario. Entro dicembre valuteremo sulla base anche della domanda di salute che arriva dal territorio». Il direttore generale dell’Asl novarese Giacoletto ha espresso la volontà di integrare il servizio sanitario e socio assistenziale. Il piano verrà stilato in base ai bisogni della popolazione coinvolgendo anche i sindaci. «Proseguiremo, come abbiamo già iniziato a fare con una maggiore pubblicità perché questa realtà venga conosciuta anche fuori dall’ambito del Novarese» ha spiegato, ma due saranno i punti chiave: la continuità assistenziale e l’hospice. Giacoletto ha annunciato che «presumibilmente» entro l’anno ci saranno i primi posti letto ad Arona e per il 2016 un hospice per malati terminali all’ex ospedale. «Sono due opportunità che stanno sullo stesso piano. Non esistono posti di continuità assistenziale a valenza sanitaria, è un’urgenza nell’urgenza. Entro l’anno valuteremo la necessità di attivarli ad Arona così come è importante e necessario un hospice». Infatti ce ne dovrebbero essere diciassette, ma per il momento è solo Galliate ad averli con otto posti letto. Soddisfatto il sindaco della città Alberto Gusmeroli: «E’ stato un incontro molto positivo e sugli obiettivi che ci si è prefissati, anche il timing di realizzazione mi sembra andare incontro alle esigenze dei servizi legati al bisogno dei cittadini». Presente anche il consigliere di minoranza Antonio Musucarà che a margine della visita ha aggiunto: «Si realizza concretamente la proposta che anche in campagna elettorale facevamo, quella di continuità assistenziale e di hospice, appoggeremo tutte le scelte che andranno in questa direzione». Il medico e responsabile delle Cure palliative terapia antalgica Venerando Cardillo ha aggiunto: «Sono molto felice per come si stiano spendendo tutti sul Cap e l’hopice: è un’esigenza averlo».

 Maria Nausica Bucci

ARONA - Antonio Saitta in visita al Centro di assistenza primaria (Cap) della città del Sancarlone. La direzione generale dell’Asl, medici ed infermieri giovedì pomeriggio hanno ospitato nella struttura di via San Carlo per un tour tra i servizi l’assessore regionale alla Sanità spostandosi poi alla volta dell’ospedale di Borgomanero. Lo ha fatto con il personale simulando il percorso che anche il paziente fa quando varca la porta dell’ex ospedale di Arona. Entro la fine dell’anno i direttori generali delle Asl dovranno presentare i loro piani, in riferimento alla delibera regionale sulla riorganizzazione della rete territoriale: «Ragioniamo non in una logica ragionieristica ma più adeguata all’ottimizzazione – ha spiegato Saitta-. Un’operazione che razionalizza il sistema con costi minori che potranno essere impiegati ed investiti di più su tecnologia e prevenzione. Si riducono i posti letto anche perché è cambiata la domanda di salute. Si dovrà invece sempre più offrire servizi diversificati. Ad Arona sono riusciti insieme, medico di famiglia e azienda sanitaria locale, a fare quello che vogliamo fare in Piemonte, integrazione». Saitta dovrà valutare le proposte presentate dal direttore generale dell’Asl Adriano Giacoletto: «Sarà compito del direttore dell’Asl fare le proposte nello specifico e presentarle. Sicuramente si sono ridotti i posti letto e trovarne per i pazienti che vengono dimessi dagli ospedali è necessario. Entro dicembre valuteremo sulla base anche della domanda di salute che arriva dal territorio». Il direttore generale dell’Asl novarese Giacoletto ha espresso la volontà di integrare il servizio sanitario e socio assistenziale. Il piano verrà stilato in base ai bisogni della popolazione coinvolgendo anche i sindaci. «Proseguiremo, come abbiamo già iniziato a fare con una maggiore pubblicità perché questa realtà venga conosciuta anche fuori dall’ambito del Novarese» ha spiegato, ma due saranno i punti chiave: la continuità assistenziale e l’hospice. Giacoletto ha annunciato che «presumibilmente» entro l’anno ci saranno i primi posti letto ad Arona e per il 2016 un hospice per malati terminali all’ex ospedale. «Sono due opportunità che stanno sullo stesso piano. Non esistono posti di continuità assistenziale a valenza sanitaria, è un’urgenza nell’urgenza. Entro l’anno valuteremo la necessità di attivarli ad Arona così come è importante e necessario un hospice». Infatti ce ne dovrebbero essere diciassette, ma per il momento è solo Galliate ad averli con otto posti letto. Soddisfatto il sindaco della città Alberto Gusmeroli: «E’ stato un incontro molto positivo e sugli obiettivi che ci si è prefissati, anche il timing di realizzazione mi sembra andare incontro alle esigenze dei servizi legati al bisogno dei cittadini». Presente anche il consigliere di minoranza Antonio Musucarà che a margine della visita ha aggiunto: «Si realizza concretamente la proposta che anche in campagna elettorale facevamo, quella di continuità assistenziale e di hospice, appoggeremo tutte le scelte che andranno in questa direzione». Il medico e responsabile delle Cure palliative terapia antalgica Venerando Cardillo ha aggiunto: «Sono molto felice per come si stiano spendendo tutti sul Cap e l’hopice: è un’esigenza averlo».

 Maria Nausica Bucci

 

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