Mai più guerre e difesa della pace

Giovani sempre più protagonisti attivi. Anche i comuni della Bassa Novarese sostengono ormai da tempo l’importanza di coinvolgere i ragazzi, gli studenti, durante le celebrazioni del IV Novembre, Giorno dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate. Per trasmettere loro la conoscenza e l’incarico di testimonianza presso le future generazioni affinché non ci siano mai più guerre. Dal 4 all’8 novembre le comunità, guidate da autorità civili, militare e religiose, hanno dedicato momenti di riflessione sul tema della pace e della libertà ricordando i caduti di tutte le guerre. A Garbagna, mercoledì 4, la commemorazione ha coinvolto gli alunni della scuola elementare ai quali gli Alpini garbagnesi, capitanati dal neo capogruppo Stefano Corsino, hanno consegnato il tricolore: «Una grande emozione», confessa Corsino, al suo “battesimo” di cerimonia così come il nuovo comandante della locale stazione vespolina dei carabinieri maresciallo Nazario Ferrandino. Il sindaco garbagnese Matteo Manzini - affiancato dai colleghi di Nibbiola, Terdobbiate e Tornaco - si è detto «felice dell’iniziativa ben riuscita e della partecipazione di cittadini. Grazie agli Alpini e alle insegnanti per la collaborazione. Una giornata di memoria che non sia fine a se stessa - ha ammonito - ma educativa e costruttiva, capace di trasmettere quei valori importanti alle future generazioni». Nella stessa mattinata anche i ragazzi delle scuole medie ed elementari di Vespolate hanno ascoltato in sala Zabarini la riflessione sul ruolo odierno delle Forze Armate proposta dalla professoressa Maria Adele Garavaglia. Il consigliere Romina Cassetti a nome del Comune ha proposto ai giovani l’interessante paragone tra l’esperienza bellica patita da suo nonno e i moderni videogiochi in cui spesso i ragazzini si cimentano facendo la guerra, evidenziandone le profonde differenze e sostenendo l’importanza della difesa della pace. Domenica 8 novembre tradizionale celebrazioni anche a Tornaco con i giovani e il sindaco Gaudenzio Sarino; poi a ruota anche a Borgolavezzaro dove il sindaco Annalisa Achilli ha ammonito i colleghi amministratori della cosa pubblica: «Facciamo in modo che il sacrificio di tanti caduti non vada perso. Facciamo sentire la nostra voce nelle sedi più opportune perché ci sono ancora tante realtà locali che credono nella nostra Italia e la vogliono far crescere nella serietà».
Giovani sempre più protagonisti attivi. Anche i comuni della Bassa Novarese sostengono ormai da tempo l’importanza di coinvolgere i ragazzi, gli studenti, durante le celebrazioni del IV Novembre, Giorno dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate. Per trasmettere loro la conoscenza e l’incarico di testimonianza presso le future generazioni affinché non ci siano mai più guerre. Dal 4 all’8 novembre le comunità, guidate da autorità civili, militare e religiose, hanno dedicato momenti di riflessione sul tema della pace e della libertà ricordando i caduti di tutte le guerre. A Garbagna, mercoledì 4, la commemorazione ha coinvolto gli alunni della scuola elementare ai quali gli Alpini garbagnesi, capitanati dal neo capogruppo Stefano Corsino, hanno consegnato il tricolore: «Una grande emozione», confessa Corsino, al suo “battesimo” di cerimonia così come il nuovo comandante della locale stazione vespolina dei carabinieri maresciallo Nazario Ferrandino. Il sindaco garbagnese Matteo Manzini - affiancato dai colleghi di Nibbiola, Terdobbiate e Tornaco - si è detto «felice dell’iniziativa ben riuscita e della partecipazione di cittadini. Grazie agli Alpini e alle insegnanti per la collaborazione. Una giornata di memoria che non sia fine a se stessa - ha ammonito - ma educativa e costruttiva, capace di trasmettere quei valori importanti alle future generazioni». Nella stessa mattinata anche i ragazzi delle scuole medie ed elementari di Vespolate hanno ascoltato in sala Zabarini la riflessione sul ruolo odierno delle Forze Armate proposta dalla professoressa Maria Adele Garavaglia. Il consigliere Romina Cassetti a nome del Comune ha proposto ai giovani l’interessante paragone tra l’esperienza bellica patita da suo nonno e i moderni videogiochi in cui spesso i ragazzini si cimentano facendo la guerra, evidenziandone le profonde differenze e sostenendo l’importanza della difesa della pace. Domenica 8 novembre tradizionale celebrazioni anche a Tornaco con i giovani e il sindaco Gaudenzio Sarino; poi a ruota anche a Borgolavezzaro dove il sindaco Annalisa Achilli ha ammonito i colleghi amministratori della cosa pubblica: «Facciamo in modo che il sacrificio di tanti caduti non vada perso. Facciamo sentire la nostra voce nelle sedi più opportune perché ci sono ancora tante realtà locali che credono nella nostra Italia e la vogliono far crescere nella serietà».
Fotoservizio di Emilio Alzati