Rubava nei negozi abiti e altra merce per rivenderla poi a casa propria: arrestata

Rubava nei negozi abiti e altra merce per rivenderla poi a casa propria: arrestata
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NOVARA, Serrata attività della Questura di Novara, soprattutto in materia di contrasto ai reati contro il patrimonio.

Nel corso della settimana, infatti, gli agenti della Squadra Volante, coordinati da Fabio Di Mauro, si sono resi protagonisti di diversi arresti. Martedì un cinquantenne novarese, già conosciuto dalle Forze dell’Ordine per reati contro il patrimonio, è stato sorpreso nel tentativo di sottrarre due bottiglie di alcolici in un centro commerciale della periferia novarese.

Il personale si è accorto del furto e ha intimato al ladro di riconsegnare la merce. Vistosi scoperto, l’uomo ha iniziato una colluttazione con il gestore del negozio al fine di assicurarsi la fuga. Giunte sul posto, le Volanti sono riuscite a rintracciare il colpevole e lo hanno tratto in arresto per il reato di rapina.

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Giovedì, invece, a seguito di un furto in un negozio del centro, le Volanti hanno scoperto e arrestato una donna che commerciava prodotti rubati presso il proprio appartamento. Nello specifico il personale della Questura è intervenuto a seguito di una segnalazione di furto presso un negozio di abbigliamento. Qui le commesse hanno descritto come autrice del reato una donna albanese già nota per precedenti reati analoghi. Le Volanti si sono messe alla ricerca della donna, che è stata fermata mentre aspettava l’autobus che la riportava a casa, ancora in possesso degli abiti rubati, nascosti in una borsa. Gli agenti si sono così recati nell’appartamento della donna, dove sono stati trovati diversi capi di abbigliamento provento di furto presso varie catene commerciali novaresi, per un valore complessivo di circa mille euro di merce. I poliziotti dunque, all’esito delle indagini, hanno appurato che l’albanese rivendeva nella propria casa la merce rubata a un prezzo più basso di quello di vendita, pubblicizzando tra l’altro tra le sue conoscenti la propria attività. Dunque la merce veniva posta sotto sequestro e la donna arrestata per furto e ricettazione.

 

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Infine, una donna novarese, già conosciuta alle Forze dell’Ordine, in palese stato di ubriachezza, è stata arrestata per il reato di resistenza e minaccia a pubblico ufficiale, in quanto inveiva nei confronti dei poliziotti, che stavano cercando di contenerne gli atteggiamenti minacciosi, aggressivi e molesti nei confronti dei passanti.

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Per quanto riguarda l’attività della Squadra Mobile della Questura, si segnala l’esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Firenze per furto aggravato e associazione per delinquere di una donna polacca. L’esecuzione della misura è arrivata all’esito di ampia attività di indagine condotta circa dieci anni fa dalla Squadra Mobile di Novara in collaborazione con la Squadra Mobile di Firenze. Infatti, all’epoca dei fatti, molti membri della famiglia cui appartiene la donna avevano messo in piedi un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio, come per l’appunto furti e rapine, per cui operavano nel territorio del Nord Italia. La donna, A. L., dovrà scontare 3 anni di reclusione.

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Inoltre, oggi sabato 25 novembre, a seguito di un’intensa attività di ricerca, la Squadra Mobile dava esecuzione a un ulteriore ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Torino nei confronti di un novarese, G.G., riconosciuto colpevole di violenza sessuale aggravata e violenza sessuale di gruppo, reati commessi circa venti anni fa e per i quali dovrà scontare 8 anni di reclusione.

mo.c.

NOVARA, Serrata attività della Questura di Novara, soprattutto in materia di contrasto ai reati contro il patrimonio.

Nel corso della settimana, infatti, gli agenti della Squadra Volante, coordinati da Fabio Di Mauro, si sono resi protagonisti di diversi arresti. Martedì un cinquantenne novarese, già conosciuto dalle Forze dell’Ordine per reati contro il patrimonio, è stato sorpreso nel tentativo di sottrarre due bottiglie di alcolici in un centro commerciale della periferia novarese.

Il personale si è accorto del furto e ha intimato al ladro di riconsegnare la merce. Vistosi scoperto, l’uomo ha iniziato una colluttazione con il gestore del negozio al fine di assicurarsi la fuga. Giunte sul posto, le Volanti sono riuscite a rintracciare il colpevole e lo hanno tratto in arresto per il reato di rapina.

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Giovedì, invece, a seguito di un furto in un negozio del centro, le Volanti hanno scoperto e arrestato una donna che commerciava prodotti rubati presso il proprio appartamento. Nello specifico il personale della Questura è intervenuto a seguito di una segnalazione di furto presso un negozio di abbigliamento. Qui le commesse hanno descritto come autrice del reato una donna albanese già nota per precedenti reati analoghi. Le Volanti si sono messe alla ricerca della donna, che è stata fermata mentre aspettava l’autobus che la riportava a casa, ancora in possesso degli abiti rubati, nascosti in una borsa. Gli agenti si sono così recati nell’appartamento della donna, dove sono stati trovati diversi capi di abbigliamento provento di furto presso varie catene commerciali novaresi, per un valore complessivo di circa mille euro di merce. I poliziotti dunque, all’esito delle indagini, hanno appurato che l’albanese rivendeva nella propria casa la merce rubata a un prezzo più basso di quello di vendita, pubblicizzando tra l’altro tra le sue conoscenti la propria attività. Dunque la merce veniva posta sotto sequestro e la donna arrestata per furto e ricettazione.

 

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Infine, una donna novarese, già conosciuta alle Forze dell’Ordine, in palese stato di ubriachezza, è stata arrestata per il reato di resistenza e minaccia a pubblico ufficiale, in quanto inveiva nei confronti dei poliziotti, che stavano cercando di contenerne gli atteggiamenti minacciosi, aggressivi e molesti nei confronti dei passanti.

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Per quanto riguarda l’attività della Squadra Mobile della Questura, si segnala l’esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Firenze per furto aggravato e associazione per delinquere di una donna polacca. L’esecuzione della misura è arrivata all’esito di ampia attività di indagine condotta circa dieci anni fa dalla Squadra Mobile di Novara in collaborazione con la Squadra Mobile di Firenze. Infatti, all’epoca dei fatti, molti membri della famiglia cui appartiene la donna avevano messo in piedi un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio, come per l’appunto furti e rapine, per cui operavano nel territorio del Nord Italia. La donna, A. L., dovrà scontare 3 anni di reclusione.

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Inoltre, oggi sabato 25 novembre, a seguito di un’intensa attività di ricerca, la Squadra Mobile dava esecuzione a un ulteriore ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Torino nei confronti di un novarese, G.G., riconosciuto colpevole di violenza sessuale aggravata e violenza sessuale di gruppo, reati commessi circa venti anni fa e per i quali dovrà scontare 8 anni di reclusione.

mo.c.

 

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