Fondazione Comunità Novarese ha assegnato, mercoledì 3 dicembre nelle sale del Castello di Novara, il riconoscimento di “Benemeriti della Solidarietà” a tre soggetti che si sono particolarmente distinti, nei rispettivi ambiti di competenza (Servizi alla Persona, Ambiente, Arte e Cultura). Ai “Benemeriti” è stata donata, come tradizione, l’opera d’arte “Cuore campestre” dell’artista novarese Veronica Carratello.
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Il Presidente della Casa di Giorno Luciano Chiesa con il Presidente FCN Maggi
Don Stefano Rocchetti della parrocchia di San Martino con la Vice Presidente FCN Prof. Anna Chiara Invernizzi
Il gruppo della Parrocchia
Il Presidente FCN Prof. Davide Maggi
Paolo Campagnoli del Cai Borgomanero con il Vice Presidente FCN Roberto Santagostino
Il gruppo del Cai Borgomanero
Fondazione Comunità Novarese: “Benemeriti della solidarietà” 2025
“Per questa edizione dei Benemeriti della Solidarietà abbiamo scelto tre realtà che rispecchiano il
significato del riconoscimento e che hanno proposto progetti che si inseriscono perfettamente nelle
linee strategiche e di visione del nostro ente – commenta il presidente della Fondazione Comunità
Novarese, Prof. Davide Maggi – Con l’acquisto del nuovo pulmino per la Casa di Giorno si è
garantita dignità e autonomia alle persone fragili, offrendo loro un servizio quotidiano essenziale,
con il progetto del Cammino delle Colline Novaresi si è valorizzato il territorio, creando occasioni di
incontro e inclusione attraverso la cultura e la natura e, infine, con l’iniziativa ‘Doniamo un volto
nuovo a una chiesa antica’ si è lavorato per custodire un patrimonio storico e spirituale,
restituendo alla comunità un luogo di bellezza e memoria. Tre azioni diverse ma unite da un unico
filo: la capacità di generare solidarietà concreta, di costruire legami e di rendere più forte, solida e
coesa la nostra comunità”.
Fondazione Comunità Novarese ha, quindi, consegnato il premio a:
1) Parrocchia Santi Martino e Gaudenzio – Novara
“Per la dedizione con cui ha scelto di prendersi cura di un bene storico prezioso, restituendo, appunto, alla comunità un volto nuovo a una chiesa antica. Il progetto di restauro, infatti, non è stato solo un intervento di conservazione artistica, ma un gesto di amore verso un luogo che custodisce memoria, identità e spiritualità, rendendolo nuovamente accogliente per tutti. Per la capacità di coinvolgere la comunità che gravita attorno alla chiesa e all’oratorio, stimolando numerose donazioni e partecipazione attiva. La generosità dei cittadini e l’impegno dei volontari hanno dimostrato, infatti, quanto forte sia il legame con questo spazio, che non è soltanto un edificio, ma un centro vivo di attività, educazione e solidarietà. Per l’importanza di aver posto al centro la chiesa come luogo di condivisione e comunità, non solo per la sua bellezza artistica, ma per il ruolo fondamentale che svolge nel tessuto sociale, trasformando la cura di un bene storico in un progetto di futuro, dove la tradizione incontra la partecipazione e la solidarietà diventa patrimonio comune”.
2) Casa di giorno per anziani Don Aldo Mercoli – Novara
“Per la caparbietà con cui, dopo anni di impegno e ricerca, ha saputo conquistarsi una sede definitiva, trasformando quello che era un sogno in un vero dono per la comunità. Casa di Giorno ha dimostrato, infatti, che la perseveranza e la dedizione possono diventare radici solide su cui costruire un futuro di accoglienza e sostegno, offrendo agli anziani un luogo sicuro e familiare in cui sentirsi parte attiva della società. Per la sensibilità con cui ha posto al centro il tema della lotta alla solitudine, creando spazi e occasioni di incontro che restituiscono dignità e calore umano a chi rischia di essere dimenticato. L’acquisto, grazie al sostegno di Fondazione Comunità Novarese, del nuovo pulmino, il NonnoBUS, reso possibile grazie alle numerose donazioni raccolte, è simbolo concreto di un impegno che non si limita alle mura della sede, ma si estende al territorio, favorendo mobilità, inclusione e partecipazione. Per la capacità di coinvolgere la comunità in un progetto che unisce generazioni e rafforza i legami sociali, dimostrando che la solidarietà è un motore potente di cambiamento. Casa di Giorno è oggi, infatti, un presidio di umanità, un luogo dove gli anziani non solo ricevono cura, ma offrono esperienza e memoria, contribuendo alla crescita collettiva”.
3) Club Alpino Italiano – Sezione di Borgomanero
2Per la visione e la determinazione con cui ha ideato e realizzato ‘Il Cammino delle Colline Novaresi’, trasformando un progetto di valorizzazione del territorio in un percorso concreto di solidarietà. La capacità di coniugare la passione per la montagna e l’escursionismo con l’impegno civico ha, infatti, reso possibile la nascita di un itinerario che non è solo sentiero, ma occasione di incontro, scoperta e crescita collettiva. Per la forza con cui ha saputo coinvolgere la comunità, stimolando numerose donazioni e raccogliendo consenso attorno a un progetto che restituisce valore al paesaggio e alle persone. La generosità dei cittadini, infatti, unita all’impegno dei volontari, ha dimostrato quanto la cura dei luoghi possa diventare cura delle relazioni, rafforzando il senso di appartenenza e la responsabilità condivisa verso il bene comune. Per l’impatto che il progetto ha avuto sul territorio, capace di generare nuove opportunità di socialità, turismo sostenibile e cultura ambientale. “Il Cammino delle Colline Novaresi”,
infatti, è oggi un patrimonio che unisce generazioni, promuove stili di vita sani e invita a riscoprire la bellezza della natura come spazio di solidarietà”.
Si chiude l’anno del 25esimo
La cerimonia chiude idealmente l’anno dell’ente filantropico che ha celebrato, nel 2025, il venticinquesimo anno di attività.
“Oggi chiudiamo gli eventi del 2025, anno speciale per il nostro ente che ha compiuto un quarto di
secolo. Le iniziative che abbiamo scelto di organizzare – chiude il presidente Maggi – sono state proposte con l’intento di unire cultura, solidarietà e identità territoriale. Lo spettacolo ‘Stai Zitta’ a Borgomanero e l’arrivo di Ascanio Celestini a Novara con ‘Poveri Cristi’ hanno dato voce a chi troppo spesso viene ascoltato a fatica, ricordandoci il valore della coesione. La Charity Dinner ha mostrato come la generosità possa trasformarsi in azioni concrete di sostegno, mentre l’edizione 2025 di ABCDay ha confermato la forza della partecipazione collettiva. La Cupola illuminata di blu, azzurro e bianco ha, poi, reso visibile il legame profondo con la città e con la comunità. Tutti questi momenti, diversi ma complementari, sono stati scelti perché incarnano il nostro impegno: dare spazio alle persone, costruire legami e custodire la bellezza del territorio. Con i Benemeriti della Solidarietà chiudiamo un anno speciale, consapevoli che la vera festa è la comunità che cresce insieme”.
Il ruolo di FCM
La Fondazione Comunità Novarese è un ente non profit che si pone come intermediario filantropico e come osservatore privilegiato, capace di intercettare i bisogni del territorio e catalizzare risorse proprie e di terzi, per sostenere progetti di utilità sociale. Punto d’incontro tra le organizzazioni del Terzo Settore e la volontà dei donatori, si mette a disposizione di persone, aziende e organizzazioni che desiderano contribuire al benessere della comunità. La Fondazione opera attraverso la raccolta di donazioni da destinare al sostegno di organizzazioni non profit che realizzano progetti e servizi in diversi ambiti, per migliorare la qualità di vita del territorio e di chi lo abita.
FCN sostiene progetti di utilità sociale in tutti i settori previsti dalla normativa riferibile alle onlus: servizi alla persona, ricerca, ambiente e cultura. I valori che guidano l’ente: competenza, responsabilità, inclusione, garanzia, trasparenza, fiducia.
Nei suoi primi 25 anni di attività Fondazione Comunità Novarese ha:
- sostenuto oltre 3.000 progetti grazie a oltre 15.000 donatori;
- costituito 107 Fondi tra Patrimoniali ed Erogativi;
- erogato, sul territorio, oltre 29 milioni di euro;
- raccolto, attraverso donazioni, oltre 39 milioni di euro;
- raggiunto oltre 30 milioni di euro di patrimonio.