Salute

Cefalea cronica: l’Asl Novara sperimenta la stimolazione magnetica e la mindfulness

Il Presidio ospedaliero di Borgomanero punta su approccio multidisciplinare e ricerca per migliorare la qualità di vita dei pazienti

Cefalea cronica: l’Asl Novara sperimenta la stimolazione magnetica e la mindfulness

La Neurologia del Presidio ospedaliero di Borgomanero si conferma all’avanguardia nello studio e nella cura della cefalea cronica, patologia altamente disabilitante che colpisce circa 120.000 persone in Piemonte.

Cefalea cronica: l’Asl Novara sperimenta stimolazione magnetica e mindfulness

Nell’ambito del Progetto Cefalee regionale, l’ASL Novara ha introdotto interventi innovativi e non farmacologici, puntando a un approccio multidisciplinare centrato sul benessere complessivo del paziente.

Tra le principali iniziative vi sono l’applicazione della Stimolazione Magnetica Transcranica ripetitiva (rTMS), una forma di neurostimolazione non invasiva, e interventi di Mindfulness per pazienti con cefalea primaria cronica, in particolare coloro che presentano abuso di analgesici.

I trattamenti sono stati condotti con il contributo di tecnici, infermieri specializzati e neurofisiologi, coordinati dal team della Neurologia, mentre il Servizio di Psicologia Clinica ha supportato gli interventi di Mindfulness con l’obiettivo di ridurre stress e dolore e migliorare la consapevolezza corporea ed emotiva.

I dati sull’efficacia di questi approcci sono attualmente in elaborazione e serviranno per definire protocolli regionali condivisi, uniformando la gestione diagnostico-terapeutica delle cefalee croniche. L’ambulatorio dedicato offre inoltre un ambiente accogliente con immagini naturali, studiato per favorire il benessere psicologico dei pazienti.

Il progetto rientra in un più ampio programma regionale volto al censimento dei Centri Cefalee, alla creazione di ambulatori specialistici e alla formazione di medici e specialisti, con l’obiettivo di costruire percorsi assistenziali sostenibili, ridurre le disabilità correlate e ottimizzare l’utilizzo delle risorse sanitarie.