Un traguardo importante quello che ha tagliato la scorsa settimana la mitica Anna Possi, la barista più longeva d’Italia, che ha festeggiato 101 anni.
Anna Possi ha compiuto 101 anni
In una giornata di gran pioggia la barista più longeva d’Italia, Anna Possi di Nebbiuno, è arrivata a compiere i suoi 101 anni di vita, ma lei non si è curata del tempo meteorologico. Ha messo nella stufa a legna del suo bar un pezzo di legno dicendo: “Questa stufa e il suo fuoco mi fanno compagnia qui da una vita intera. Soprattutto nelle giornate di pioggia”. Domenica 16 novembre, la barista che ha reso famosa in tutto il mondo la piccola località del Vergante, ha festeggiato in maniera semplice la particolare ricorrenza, attorniata dagli stretti familiari e dagli affezionati clienti.
Una festa in formato ridotto dopo il clamore dello scorso anno
“Quest’anno ho voluto così – ha affermato Anna Possi – poi se Dio vorrà troverò un’altra data più in là negli anni per ricordare il tempo che ho vissuto. Sono diventata famosa per essere la barista più longeva d’Italia, e questo mi ha fatto molto piacere, poiché è andato a premiare la mia lunga carriera e tenacia nel mondo del lavoro della ristorazione. Ho però ancora un sogno nel cassetto: mi piacerebbe che l’Amministrazione comunale mi dedicasse una piccola targa con scritto sopra il mio nome e che questa fosse posizionata nel parcheggio davanti alle scuole. Questo per un motivo ben preciso; per ricordare alle nuove e future generazioni che è attraverso l’amore e la passione per il proprio lavoro che si dà dignità alla persona. Senza contare che puoi contribuire a far conoscere il luogo dove vivi. Un po’ così come è stato per me. Se dovessi esprimere un altro desiderio tornando indietro nel tempo, vorrei viaggiare tanto, visitare molti luoghi nuovi e parlare una lingua straniera. Da giovane sognavo di fare un mestiere come quello della accompagnatrice turistica. Non è stato possibile poiché sono sempre rimasta qui, ma quel sogno è rimasto dentro di me. Però in compenso ho vissuto una bella storia d’amore con mio marito Renée, il quale mi ha coinvolta nel suo lavoro di barista. Quando lui è mancato e sono rimasta sola con i figli da allevare, mi sono rimboccata le maniche e ho portato avanti ciò che lui aveva avviato. Non è stato facile per nulla, ma con tanti sacrifici e una buona dose di coraggio ce l’ho fatta. Quando mi si presentavano dei grossi problemi lo pensavo e mentalmente gli chiedevo aiuto. Spesso lui mi appariva in sogno e nelle sue parole trovavo una soluzione alle difficoltà”.
Numerosi i clienti in visita nel bar
Anna Possi ha ricevuto nel suo bar la visita di molti clienti, anche stranieri, incuriositi dalla sua particolare storia. Tra le visite ricevute, quella del Presidente della Regione Alberto Cirio, che nell’occasione le ha donato una targa ricordo che lei tiene ben esposta sul bancone del suo bar, con la seguente dedica: “Ad Anna Possi esempio straordinario di dedizione, passione e spirito di comunità, che da oltre sessant’anni accoglie con gentilezza ed un buon caffè ogni cliente del suo bar Centrale di Nebbiuno”. Nel suo esercizio commerciale Anna ha accolto anche la mostra di ritratti della pittrice ungherese Agnes Szlavy, convinta com’è che un bar possa e debba essere anche un centro di incontro dove la comunità si arricchisce oltre che con lo scambio di idee anche con la cultura. Lei stessa ama leggere molto e tenere un quaderno dove, da sempre, annota attraverso le parole scritte la sua quotidianità. Il suo bar e l’ambientazione di esso sono stati anche il soggetto di un racconto breve intitolato “Il bar da Anna”, premiato in questo 2025 con un secondo premio assoluto nella trentunesima edizione del prestigioso premio letterario dedicato ad Anna Kuliscioff.