Novara piange Luigi Agnelli, scomparso all’età di 93 anni, una delle figure più rappresentative della ginnastica piemontese e italiana.
Addio a Luigi Agnelli, cofondatore della Libertas Novara
Cofondatore della Società Libertas Novara, realtà diretta per oltre cinquant’anni, Agnelli è stato per decenni un punto di riferimento per il mondo sportivo locale e nazionale.
Negli anni Ottanta e Novanta ha ricoperto il ruolo di consigliere nazionale della Federazione Ginnastica d’Italia (FGI) durante la presidenza di Bruno Grandi, contribuendo con competenza e passione allo sviluppo del movimento.
In una nota ufficiale, la Federazione Ginnastica d’Italia ha espresso «profonda tristezza per la scomparsa di un uomo che ha contribuito in modo significativo alla crescita del nostro movimento, portando avanti per decenni un impegno fondato su passione, competenza e autentico spirito di servizio».
La FGI ha inoltre ricordato come Luigi Agnelli sia stato «un dirigente capace di coniugare visione, equilibrio e dedizione quotidiana, sempre orientato al bene degli atleti e delle società sportive».
«La sua eredità rimarrà viva nella storia della Libertas Novara, nel ricordo di chi ha lavorato al suo fianco e nel patrimonio valoriale della Federazione» – conclude il messaggio di cordoglio, che si unisce al dolore della famiglia Agnelli e della comunità sportiva novarese.
Ad esprimere cordoglio è stato anche il Centro nazionale sportivo Libertas, che ha voluto esprimere “affetto e vicinanza ai familiari, agli amici, alla Ginnastica Libertas Novara, ai dirigenti e ai dipendenti che oggi sentono il peso di questa perdita, ma anche la responsabilità di portarne avanti l’esempio”. E ancora:
La sua eredità è profondamente legata anche al territorio piemontese, Luigi Agnelli ha contribuito in modo determinante alla crescita dello sport di base e dell’associazionismo sportivo della regione, costruendo nel tempo reti, modelli e culture organizzative che ancora oggi rappresentano un riferimento.
Concetto rinforzato dalle parole del Presidente Nazionale Andrea Pantano:
«Nel suo modo di essere dirigente c’era tutto ciò che la Libertas ha rappresentato e continua a rappresentare. Luigi Agnelli non è stato semplicemente un grande uomo della Libertas: è stato un uomo che è stato Libertas. In questo anno simbolico, l’ottantesimo, il nostro compito è far sì che ciò che ha seminato continui a vivere nelle nostre comunità sportive».
