Al castello di Casale Monferrato è stata inaugurata la mostra “Geografie dell’io” dell’artista gatticese Sergio Floriani.
Sergio Floriani e le sue opere in mostra al castello di Casale Monferrato
“Una mostra a cui ho lavorato con massimo impegno per 14 mesi”. Con queste parole il noto artista Sergio Floriani (nella foto) presenta la mostra d’arte contemporanea dal titolo “Geografie dell’io” di cui è protagonista al castello di Casale Monferrato. L’esposizione è stata inaugurata sabato 18 ottobre e sarà visitabile fino all’1 febbraio 2026. I lavori di Floriani possono essere ammirati a ingresso gratuito nei sabati e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. La mostra sarà a cura di Emiliana Mongiat, con testo critico di Elena Pontiggia.
«Si tratta – commenta Floriani – di un’antologica molto ricca e significativa con più di cento opere esposte. La parte centrale ne ospita alcune mai presentate, altre sono nate in modo specifico per questo genere di spazi. Nel castello di Casale vengo accolto in varie stanze con lavori realizzati tramite materiali diversi. Ho sempre rivolto lo sguardo non solo sulla realtà, ma anche dentro me stesso. Ho indagato in modo profondo per portare alla luce la spiritualità, a cui corrisponde quella dell’umanità intera. Ciò mi ha guidato a una trasformazione di riflessioni, pensieri, sensazioni ed emozioni in forme, volumi e colori, utilizzando il linguaggio dell’astrazione».
La mostra è organizzata in due sezioni. Nella prima fra le installazioni esposte ci saranno “Lo stagno” e “Identità complessa”:
«Documentano il passaggio dalle superfici specchianti, tema iniziale della mia ricerca, alla scoperta dell’identità nell’impronta digitale. Le quattro “Porte nere” sono realizzate con la tecnica della tempera brunita ed esposte nel grande salone centrale. Nella seconda sezione figurerà il colore, nuovo elemento di passaggio, nuova soglia che modifica la percezione dell’impronta stessa. Tra i molti lavori lì esposti segnalo “Columnaexagona”, “Sillabario”, “Cerchi d’acqua”. Nella sala terminale protagonisti sono i riflessi e le trasparenze luminose delle opere dedicate al lago d’Orta».