È stato presentato questa mattina alla Confcommercio di Novara il report 2024 sulla demografia delle imprese del Piemonte Nord con focus sulla provincia di Novara.
Imprese terziarie in crescita a Novara
A presentare l’annuale relazione il professor Alessandro Minello dell’Università Ca’ Foscari di Venezia per il Centro Studi sul Terziario del Piemonte Nord e il presidente dell’Ente Bilaterale Terziario, Luca Trinchitella (nella foto).
Hanno partecipato alla conferenza stampa anche Andrea Crivelli, consigliere provinciale, e Maria Cristina Stangalini, assessore al Commercio del Comune di Novara.
Tra i dati salienti del report, si rileva che nel 2024 il Piemonte Nord ha confermato una buona spinta imprenditoriale, ma la domanda di lavoro ha rallentato. Al 31 dicembre le unità locali terziarie hanno raggiunto quota 53.922, grazie a un aumento del +0,3% rispetto al 2023. Parallelamente, la domanda di lavoro, colpita da un calo (pur fisiologico) nel primo semestre nell’ordine del -1,3% per il solo terziario, nell’arco dei dodici mesi ha registrato una variazione del -4,9% per il totale economia e del -3,8% per il terziario.
A livello di comparto, il commercio ha visto ancora in sofferenza le attività al dettaglio, mentre il turismo ha brillato sia per le nuove aperture sia per gli avviamenti contrattuali. I servizi sono cresciuti in termini di attività, mentre la domanda di lavoro – dopo il boom post-pandemia – fatica a ripartire.
Concentrando l’attenzione sulla provincia di Novara, al 31 dicembre 2024 le aziende terziarie risultavano pari a 22.479, assicurando così il 65,5% del totale provinciale e il 41,7% del terziario del Piemonte Nord. Il 2024 mostra un tessuto imprenditoriale terziario in aumento rispetto al 2023, nella misura del +0,9% (+206 unità locali). Tale variazione deriva da un incremento delle sedi principali (+79), delle sedi secondarie di aziende con sede fuori provincia (+76) e di quelle appartenenti a imprese locali (+51).
Turismo e servizi hanno visto crescere le attività, mentre il commercio al dettaglio ha perso terreno. Tutte le quattro categorie del dettaglio considerate nell’analisi hanno chiuso in calo nel Novarese, seppur con intensità diverse: la contrazione più significativa ha interessato il segmento “Moda-Fashion” (-4,1%, ovvero -48 unità), seguito dall’“Alimentare” (-2,8%, ovvero -32 unità) e dal “Casa e arredo” (-0,7%, -3 unità).
A livello occupazionale, l’attivazione di nuovi rapporti di lavoro nel terziario ha subito un decremento del -5,1% rispetto al 2023. Sul dato pesa la riduzione di richieste nei servizi, in particolare nel comparto logistico. In controtendenza, invece, commercio (+10,5%) e turismo (+6,1%) hanno confermato la loro vitalità.