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Novara, rinnovato il Centro per l’autismo di Angsa grazie a una generosa donazione

Restyling totale per gli spazi della sede storica di corso Risorgimento: nuovi colori, arredi e comfort per i giovani utenti

Novara, rinnovato il Centro per l’autismo di Angsa grazie a una generosa donazione

È rinato il Centro per l’Autismo “Enrico Micheli” di Novara, la prima casa dell’Angsa (Associazione Nazionale Genitori perSone con Autismo), che nel 2004 aveva trovato qui la propria sede grazie alla concessione in comodato d’uso da parte del Comune.

Novara, rinnovato il Centro per l’autismo di Angsa

«Quando siamo entrati qui – ricorda Priscilla Beryrsdorf Pasino, presidente dell’associazione – e siamo riusciti, grazie a un bando regionale, a trovare i soldi per mettere a norma questa ex scuola, avevamo con noi dodici famiglie».

Oggi quelle famiglie sono diventate 260, e le strutture gestite da Angsa si sono moltiplicate. Per questo, spiega Pasino, «è sembrato giusto e doveroso riqualificare questo luogo del cuore, che continua ad essere la sede del servizio di valutazione e del centro diurno minori».

La donazione di “Amico Canobio”

A rendere possibile il restyling è stata la generosa donazione di 26.000 euro da parte dell’associazione “Amico Canobio”, erede dell’antico Monte di credito su pegno fondato nel 1556.

«Con emozione abbiamo voluto dare questo contributo – ha spiegato Emanuele Caroselli, presidente dell’associazione, durante la presentazione dei lavori insieme a Giorgio Bellomo e Fulvia Massimelli – per aiutare una realtà come Angsa a continuare a investire nel presente per costruire il futuro».

L’intervento, realizzato lo scorso agosto, ha completamente trasformato gli ambienti del Centro di corso Risorgimento 237, oggi più colorati, accoglienti e funzionali. Pavimenti e porte nuove, una cucina rinnovata, spazi di servizio ripensati e un’atmosfera luminosa rendono il centro più piacevole per operatori e ospiti.

«Un ambiente così sistemato – confermano Lorenza Fontana e Laura Lunghi, due delle responsabili degli operatori – rende più gradevole la giornata dei nostri ragazzi».

Oggi Angsa, oltre alla sede storica, gestisce altre cinque strutture: la casa “Ambaradaut” a Vignale, centro diurno per adulti; i due piani del Centro Comunitario della parrocchia di San Giuseppe, sede del progetto sperimentale Colibrì e di uno spazio polivalente; le strutture di via Ansaldi, condivise con la cooperativa Gerico e le attività dell’Orto della Bicocca; la nuovissima casa di Vercelli, che ospita un altro centro diurno.

Una rete che oggi si regge sul lavoro di 49 operatori dipendenti, 15 liberi professionisti e 7 collaboratori, impegnati quotidianamente per offrire sostegno alle persone con autismo e alle loro famiglie.

«Non ci fermiamo – ha concluso la presidente Pasino – perché ogni giorno emergono nuovi bisogni a cui cerchiamo di rispondere. Oggi, in particolare, ci stiamo concentrando sui ragazzi che stanno per diventare maggiorenni e sugli inserimenti lavorativi».