E’ nel corso di una cerimonia molto intensa che la comunità di Orta San Giulio ha intitolato la piazzetta di fronte al monastero di clausura alla memoria della Badessa Anna Maria Cànopi.
Una cerimonia per la Badessa
La piazzetta di fronte all’ingresso del Monastero Benedettino di clausura “Mater Ecclesiae”, sull’isola di San Giulio a Orta, è stata intitolata ad Anna Maria Cànopi, la Madre Badessa, scomparsa il 21 marzo 2019 che nel 1973, assieme ad altre sei monache provenienti dall’Abbazia di Viboldone, in provincia di Milano, sostenute dall’allora Vescovo di Novara Aldo Del Monte, si insediò nell’ex Palazzo Vescovile. La cerimonia si è svolta settimana scorsa alla presenza di numerose autorità, accolte dal sindaco Giorgio Angeleri e dalla Madre Badessa Maria Grazia Girolimetto con tutte le monache.
Sul posto numerose autorità
Tra gli intervenuti gli assessori regionali Marina Chiarelli e Matteo Marnati, il vice presidente della Provincia di Novara Andrea Crivelli e il Consigliere provinciale del Vco Rino Porini, che nei loro indirizzi di saluto hanno ricordato Madre Canopi, il suo grande carisma e la sua straordinaria disponibilità all’ascolto e all’accoglienza. Rivolgendosi alle monache benedettine, il primo cittadino ha detto: “Siete una splendida risorsa, avete portato su quest’isola la gioia e la forza della preghiera”. “Proprio domani – ha evidenziato la Badessa – ricorre il 52° anniversario della presenza sull’isola della nostra Comunità. Ed è significativo suggellare questo anniversario con un segno simbolico come l’intitolazione di una piazza alla nostra fondatrice. La Madre non era una donna di piazza, ma possedeva un grande spirito di accoglienza e questa piazza rappresenta l’accoglienza, l’approdo in questo angolo di paradiso”. “Madre Cànopi – ha sottolineato Fiorella Mattioli Carcano, “storica” – ci ha dato un grande insegnamento, è stata una grande donna del Cristianesimo, una Ildegarda del nostro tempo”.
Alla pari di Madre Cànopi, Ildegarda di Bingen fu anch’essa monaca benedettina, venne proclamata santa e nel 2012 dichiarata dottore della Chiesa da Papa Benedetto XVI. “La comunità benedettina – ha aggiunto don Gianmario Lanfranchini, parroco di Omegna e Vicario Episcopale per il Vicariato dei Laghi – nel lavoro, nel silenzio e nella preghiera ci ricorda di fare della nostra vita un capolavoro”. “Questo luogo – ha concluso don Stefano Capittini, parroco di Orta e prevosto dell’Isola – ha segnato tutto il mio ministero e vedere intitolato questo luogo a Madre Cànopi mi tocca profondamente e fa sperare che le preghiere e la spiritualità di San Benedetto che viene vissuta in queste mura possa diffondersi, possa evangelizzare, possa toccare le vite di quanti approdano su quest’isola”.