Il ricordo della famiglia

Paruzzaro in lutto per lo storico chef degli hotel: Carlo Costa aveva 91 anni

Il racconto della nipote Silvia.

Paruzzaro in lutto per lo storico chef degli hotel: Carlo Costa aveva 91 anni

Ha vissuto 91 anni Carlo Costa, nato e mancato nello stesso giorno dell’anno. E’ scomparso infatti domenica 7 settembre, lo stesso giorno in cui venne al mondo, nel 1934.

Cordoglio a Paruzzaro per Carlo Costa, storico chef degli alberghi

Lascia la moglie Maria Teresa, la figlia Nadia con Sergio, le nipoti Debora e Silvia, il fratello Mario con Maria Grazia, il cognato Eraldo. Durante il servizio di leva nella base Nato di Aviano, vicino a Pordenone, scoprì la passione per la cucina: «Venne “reclutato” dalla cuoca della caserma – racconta la nipote Silvia – il nonno aveva conservato un libro – noi lo abbiamo trovato – in cui segnava le ricette che preparò in quel periodo, era il Natale 1952. Si è poi fatto strada nella ristorazione, diventando cuoco e lavorando in parecchi hotel. Quello che ricordava con particolare orgoglio era il noto Danieli, a Venezia. Durante quell’impiego viveva al lido e si recava a lavorare tutti i giorni. Ha trasmesso il piacere di cucinare a mia mamma e a noi nipoti. Non ne abbiamo fatto un lavoro, ma amiamo cucinare pranzi per le festività. Non potremo mai dimenticare la crostata che ci preparava a ogni compleanno. Da piccole sentivamo il profumo che veniva dalla cucina, anche mia mamma se lo ricorda bene. Il nonno cucinava per noi il pranzo quando tornavamo da scuola e i nostri genitori erano fuori casa. Lavorò anche in fabbrica per qualche anno, ma il periodo nelle cucine degli hotel fu per lui indimenticabile. Era tifoso juventino, ascoltava le partite in radio e le guardava in televisione. Aiutava anche mia nonna nell’orto. Gli piaceva molto anche il ciclismo, ogni tanto io e mia sorella lo accompagnavamo a vedere le corse che si svolgevano vicino a Paruzzaro. Molti in questi giorni ci hanno testimoniato affetto e vicinanza. Ha partecipato a viaggi al Centro anziani della parrocchia, ha dato una mano in oratorio, qualche volta anche in Pro Loco. Tanti anziani al funerale ci hanno intenerito con i ricordi di un passato lontano, ma ancora vivo. A novembre con la nonna per due settimane ogni anno andava a Tenerife».