Arona in lutto per la scomparsa di Lisa Lazzaro. Era la figlia dello scrittore che ha ideato il prestigioso Premio Stresa.
Addio a Lisa Lazzaro
Lisa Lazzaro era nata a Stresa nel 1971 e a novembre avrebbe compiuto 54 anni. Se ne è andata nella notte tra venerdì 12 e sabato 13 settembre, stroncata da un male che l’aveva colpita 5 anni fa. Era la figlia minore dello scrittore Gianfranco Lazzaro, fondatore del Premio Stresa e dopo l’infanzia e l’adolescenza trascorse a Stresa aveva frequentato il liceo classico ad Arona.
Una lunga carriera nella Navigazione
Dopo gli studi liceali e alcune esperienze lavorative in Italia si era trasferita a Londra, dove insieme ad una parente si era messa nel commercio di oggetti artistici indiani. Tornata in Italia, era stata assunta dalla Navigazione Laghi e aveva lavorato a Stresa e sulle isole, sempre come addetta alla biglietteria. Nel 2000 il trasferimento lavorativo nella sede NLM di Arona, dove viene anche ad abitare e dove nel 2017 incontra Marco Portigliotti.
Il ricordo del compagno Marco
“L’ho conosciuta proprio allo scalo della Navigazione e mi aveva subito colpito per la sua andatura e il suo sguardo un po’ sornione – racconta il compagno – dopo poco abbiamo iniziato a frequentarci”. Andava tutto bene, ma purtroppo la felicità è durata solo pochi anni. “Nel 2020 si è infatti ammalata di parkinsonismo atipico, una forma che provoca la rigidità agli arti inferiori, movimenti incontrollati dei piedi e grandi dolori. A seguito della patologia ha dovuto abbandonare il lavoro – prosegue l’uomo – le sono sempre stato vicino anche nell’ultimo anno, quando si sono aggiunti anche i problemi polmonari che, sempre legati alla malattia, di fatto ne limitavano la mobilità, confinandola in casa. La ricordo come una persona con una sensibilità incredibile, dotata di grande ironia e intelligenza. Una donna che sapeva colpirti nei punti deboli. Le ho voluto un gran bene e mi mancherà un sacco». Il funerale che si è tenuto in chiesa parrocchiale nel pomeriggio di martedì 16 settembre ha visto la presenza, tra gli altri, della sorella Linda, del cognato e dell’adorato nipote Alessio, a cui era molto affezionata. «Era innamorata del lago e ha chiesto che le sue ceneri dopo la cremazione fossero disperse nel lago, una cosa che farà sicuramente. Perderla è stato terribile e, l’unica amara consolazione che ci resta è sapere che adesso, almeno, ha smesso di soffrire”.