Donna accusata di stalking nei confronti dell’ex: condannata a 18 mesi

Donna accusata di stalking nei confronti dell’ex: condannata a 18 mesi
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NOVARA, Condanna a un anno e mezzo di reclusione per stalking e violenza privata e assoluzione, invece, per il furto di un orologio e per danneggiamento. Si è concluso così, lunedì in Tribunale a Novara, il processo a carico di una 44enne residente in un comune del Novarese, una delle prime donne a finire alla sbarra per stalking. Il pm Ciro Caramore, alla penultima udienza, aveva chiesto una condanna complessiva a 3 anni e 3 mesi.

Il difensore della donna, l’avvocato Giuliano Prelli, aveva chiesto l’assoluzione. Ora attenderà di leggere le motivazioni della sentenza, che saranno depositate a 90 giorni, e ricorrerà in appello. La donna, stando all’accusa, non si era mai arresa alla fine della relazione con l’ex e neppure al fatto che l’uomo avesse trovato una nuova compagna. Così, non accettando questa nuova relazione, stando alle accuse, aveva iniziato a infastidire tutti e due con sms e chiamate ogni giorno, anche una trentina in una sola giornata. Era giunta anche a rovistare nei loro rifiuti, per cercare notizie sulle attività della nuova coppia. In un’occasione si era anche introdotta nella casa del compagno.

Due le parti civili costituite, l’ex e la nuova compagna, per i quali il Tribunale ha stabilito un risarcimento di 5mila euro ciascuno.

mo.c.

Per saperne di più leggi il Corriere di Novara in edicola giovedì 30 novembre


NOVARA, Condanna a un anno e mezzo di reclusione per stalking e violenza privata e assoluzione, invece, per il furto di un orologio e per danneggiamento. Si è concluso così, lunedì in Tribunale a Novara, il processo a carico di una 44enne residente in un comune del Novarese, una delle prime donne a finire alla sbarra per stalking. Il pm Ciro Caramore, alla penultima udienza, aveva chiesto una condanna complessiva a 3 anni e 3 mesi.

Il difensore della donna, l’avvocato Giuliano Prelli, aveva chiesto l’assoluzione. Ora attenderà di leggere le motivazioni della sentenza, che saranno depositate a 90 giorni, e ricorrerà in appello. La donna, stando all’accusa, non si era mai arresa alla fine della relazione con l’ex e neppure al fatto che l’uomo avesse trovato una nuova compagna. Così, non accettando questa nuova relazione, stando alle accuse, aveva iniziato a infastidire tutti e due con sms e chiamate ogni giorno, anche una trentina in una sola giornata. Era giunta anche a rovistare nei loro rifiuti, per cercare notizie sulle attività della nuova coppia. In un’occasione si era anche introdotta nella casa del compagno.

Due le parti civili costituite, l’ex e la nuova compagna, per i quali il Tribunale ha stabilito un risarcimento di 5mila euro ciascuno.

mo.c.

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