Lesa ha salutato la “zia Pina dei giornali”: aveva 104 anni
Addio a Giuseppina Rodi, colonna centenaria del paese

Ai funerali dell’ultracentenaria Giuseppina Rodi, celebrati lo scorso 25 luglio 2025 da don Luigi Marchetti nella chiesa parrocchiale di San Martino, c’era la Lesa che la amava e la ricordava familiarmente come “La zia Pina dei giornali”.
Lesa ha salutato la “zia Pina dei giornali”
E’ venuta a mancare all’età di 104 anni. Era nata il 7 dicembre del 1920. La donna più anziana del paese si è spenta nella notte di mercoledì 23. Accanto a lei la badante Valeria, che la curava con attenzione da tre anni. Il nipote Davide Definti, che l’ha seguita amorevolmente nel procedere della vecchiaia, la ricorda:
"Buon viaggio zia Pina. Tu eri la signora dei giornali, quella donna minuta e un po’ claudicante a causa della gamba colpita dalla poliomielite fin da bambina. Mi è stato detto che eri sempre in motorino, estate ed inverno, senza guanti, indaffarata e impegnata nell’edicola, con la pesa pubblica e a dare una mano al bar Imbarcadero dell’Edo e dell’Angelina. Sei stata una donna tutta d’un pezzo una d’altri tempi e del periodo delle guerre mondiali. Hai sempre lavorato fin dalla giovane età con la tua mamma, hai dedicato tempo e soldi per aiutare le persone ammalate e in difficoltà. Sei stata donna di chiesa, generosa. Una donna che non ha mai incontrato l’amore di un uomo. Hai saputo riversare il tuo affetto sui tuoi due fratelli più grandi, uno in Marina e l’altro gran lavoratore nel campo dell’elettronica".
E il ricordo prosegue:
"Per me e mio papà sei stata come una seconda mamma. Ci hai cresciuti, accuditi, curati, e a volte sgridati quando combinavamo dei guai. Hai sempre cucinato per tutta la famiglia. Ci hai sempre voluto molto bene ed hai accudito i miei nonni fino alla morte. Ti sei guadagnata e meritata tutte le attenzioni, l’amore, l’affetto e il tempo che ti ho dedicato fino ad oggi. Hai deciso di uscire di scena a centoquattro anni, spegnendoti in serenità e senza dolore. Una colonna portante di Lesa se n’è andata e con te una parte della storia lesiana. Hai raggiunto Lassù tutte le persone care che amiamo. Grazie zia Pina, spero con tutto il cuore di averti fatto trascorrere gli ultimi anni della tua vita al meglio, senza farti mancare nulla, in modo dignitoso e amata. L’ultima parte della famiglia Definti è volata in Cielo. Con affetto ti ricorderò sempre, tuo Davide.”
Giuseppina Rodi ha vissuto una vita intrisa di Fede. Era solita affermare che confidava nella volontà del Signore, poiché era solo Lui che poteva decidere quanto farla vivere. La sua intensa vita è stata narrata in due libri, e di ciò ne andava orgogliosa poiché aveva dato il suo contributo di narrazione in prima persona. Il primo libro nel 2020, intitolato “Le valorose ragazze di Lesa”, con sottotitolo “Storie di donne del Novecento” (Ed Interlinea), e il secondo nel 2022 dedicato al Corpo Bandistico Musicale “La Volpina” di Lesa, con il titolo di “Una banda, un paese, un lago” (Ed. Segni e Parole).
L’ultracentenaria era molto legata alla banda: per essa aveva un affetto particolare, amava ricordare il tempo in cui da bambina e da ragazza la seguiva per le vie del paese.