Assegnate le Spighe Verdi 2025: il Piemonte si conferma la Regione con più riconoscimenti
Segue la Calabria con 10 località

I comuni rurali hanno la “Spiga verde” come le località turistiche balneari hanno la “Bandiera blu”.
Spighe Verdi 2025
Le Spighe Verdi 2025 per i Comuni rurali sono state annunciate ieri mattina nel corso della cerimonia di premiazione che si è svolta a Roma presso il CNR alla presenza dei sindaci vincitori.
90 località rurali potranno fregiarsi, in questa decima edizione, del riconoscimento, efficace strumento di valorizzazione del nostro patrimonio rurale, ricco di risorse naturali e culturali, anche in un’ottica di occupazione: 17 sono i nuovi ingressi, 2 i Comuni non confermati.
Spighe Verdi si basa sull’esperienza quarantennale di FEE - Foundation for Environmental Education, presente in 81 Paesi, nella gestione del programma internazionale Bandiera Blu, un eco-label volontario assegnato alle località turistiche balneari. Per portare i Comuni rurali alla graduale adozione dello schema Spighe Verdi, la fondazione FEE Italia ha condiviso con Confagricoltura un set di indicatori in grado di fotografare le politiche di gestione del territorio e indirizzarle verso criteri di massima attenzione alla sostenibilità.
Nella fase di valutazione portata avanti dalla Commissione secondo un rigido schema procedurale, hanno dato il loro contributo diversi Enti istituzionali, tra i quali il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle foreste; il Ministero per il Turismo; il CNR e i Carabinieri.
“L’agricoltura ha un ruolo prioritario nel programma Spighe Verdi – precisa Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte - dalle pratiche sostenibili all’economia circolare, dalla tutela del paesaggio alla valorizzazione delle produzioni tipiche e dell’accoglienza: sono alcune delle attività e delle strategie messe in atto dagli imprenditori agricoli, custodi dell’ambiente, per una gestione consapevole del territorio e una salvaguardia delle bellezze naturali che il territorio ci offre”.
Confagricoltura è orgogliosa di essere al fianco dei Comuni nel percorso di miglioramento e partecipazione della comunità e delle imprese: investire in sostenibilità, innovazione e bellezza significa garantire sviluppo socioeconomico e nuove opportunità per luoghi ricchi di storia e tradizioni, spesso poco conosciuti, ma con enormi potenzialità.
Anche quest’anno, il Piemonte si conferma la prima Regione italiana per numero di riconoscimenti con 18 Spighe Verdi (cinque ingressi): Acqui Terme, Alba, Bra, Canelli, Carignano, Castiglione Falletto, Centallo, Cherasco, Chiusa di Pesio, Gamalero, Gavi, Guarene, Monforte d’Alba, Narzole, Poirino, Pralormo, Santo Stefano Belbo e Volpedo.
Segue la Calabria con 10 località, le Marche con 9, la Toscana, l’Umbria e la Puglia con 8, 7 in Campania, 4 in Liguria, 3 in Sicilia e in Abruzzo; seguono Veneto, Basilicata e Lombardia con 2, chiude l’Emilia – Romagna con una.
“Sosteniamo fin dalla prima edizione questo progetto – evidenzia Allasia, - Ogni nuovo Comune che si certifica Spighe Verdi si fa ambasciatore del Made in Italy, testimone virtuoso di buone pratiche, di innovazione agricola, educazione ambientale, valorizzazione delle tradizioni locali e cura del paesaggio, rendendo il programma uno strumento efficace e attrattivo, ma anche di trasformazione positiva e duratura delle comunità rurali”.