Il Tar stanga il comune di Arona: via le sbarre anticamper
Gusmeroli: "Prendiamo atto"

Una vittoria per l'Associazione nazionale coordinamento camperisti che ha visto accogliere dal Tar Piemonte il proprio ricorso obbligando di fatto il comune a rimuovere le sbarre e i divieti per altezza in tutta l’area del lago.
Il caso
Ormai sono oltre 35 i ricorsi presentati ai T.A.R. dall’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti e accolti da giudici a conferma dell’illegittimità dei provvedimenti che limitano la circolazione stradale delle autocaravan.
In forza della sentenza del T.A.R. Piemonte, il Comune di Arona è obbligato a rimuovere tutte le sbarre installate in varie strade del territorio, i divieti di transito per altezza e i divieti alle autocaravan, oltre a pagare oltre 4mila e 200 euro euro di spese legali.
Riepilogando il caso, con ordinanza n. 92 del 17 marzo 2021, il comune disponeva l’installazione di una serie di divieti di transito a veicoli di altezza superiore a 2 metri e alle autocaravan nonché portali che impedivano fisicamente il transito in piazzale Moro e nelle vie De Gasperi, Al Lido, Broggi e Al Porto così precludendo alle autocaravan di circolare in una vasta zona del territorio comunale. Con due istanze del 22 marzo 2021 l’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti invitava il comune a revocare in autotutela l’ordinanza e, al contempo, chiedeva l’accesso agli atti e documenti comprovanti i presupposti di fatto dei divieti e la relativa istruttoria. L'allora sindaco di Arona, Federico Monti, si rifiutava di revocare il provvedimento sostenendo la bontà del provvedimento, a suo dire “non affetto da alcun vizio di legittimità”.
Stante il rifiuto dell’ente, l’Associazione si vedeva costretta a impugnare l’ordinanza all’Autorità Giudiziaria evidenziando la manifesta illegittimità del provvedimento in quanto affetto da violazione di legge ed eccesso di potere.
Nel ricorso si censurava altresì il difetto di istruttoria visto che il comune non aveva accertato la fonte dell’inquinamento del lago attribuendola inopinatamente agli utenti in autocaravan quando in realtà la provenienza degli sversamenti era riconducibile alla rete fognaria. L'eccesso di potere si manifestava nello sviamento di potere, nell’illogicità e contraddittorietà, nell’inosservanza di direttive ministeriali, nella sproporzionalità e irragionevolezza delle limitazioni.
Il T.A.R. Piemonte, dopo aver confermato la legittimazione ad agire dell’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti, ha accolto il ricorso ritenendo fondati tutti i motivi proposti.
Il commento del sindaco Alberto Gusmeroli
A commentare la sentenza il sindaco Alberto Gusmeroli: <Prendiamo atto della sentenza del Tar e ci adegueremo sicuramente ad essa. Anni fa, la giunta con l’ex sindaco e l’ex assessore alla polizia locale, che era stato per anni comandante dei vigili di Milano, votò a favore, consapevolmente, la proposta dell’installazione di sbarre, stante i continui sforamenti al lido legati parzialmente a sversamenti di qualche irrispettoso camperista che peraltro danneggiava l’intera categoria che viceversa sono persone generalmente corrette. Relativamente alla realizzazione di un’area Camper, stante che vi sono tantissimi camping a Dormelletto collegati ad Arona da una pista ciclabile, bisogna ormai ragionare e pianificare gli interventi guardando a tutto il territorio non solo a una città.
Arona ha pochissime aree veramente appetibili per un’area Camper. Le aree “appetibili commercialmente” sono quelle a Lago: via Lago di Varese e Corso Europa, dietro l’exConad; la prima è troppo vicina al Vevera e ora tutta quell’area è soggetta a impedimento per vincolo paesaggistico, la seconda è vicina ad aree molto abitate, con tutte le criticità legate alla convivenza tra Camper e abitazioni. In più potrebbe ospitare comunque solo pochissimi Camper.
La Cava fogliotti invece ha enormi criticità: in primo luogo sfatiamo l’idea che esista già un progetto e un’autorizzazione della sovrintendenza perché non c’è nulla in comune per realizzare un’area Camper nella parte della Cava di proprietà del comune: occorre ricordarsi che è una ex discarica, con tutte le criticità del caso. Poi prima bisogna considerare che sono da abbattere tutte le piante, perché essendo cresciute sopra rifiuti inerti sono pericolanti in quanto hanno le radici non profonde, e va poi aggiunto almeno un metro di terra su tutta l’area, quindi ripiantare gli alberi.
Inoltre non esiste nemmeno il passaggio pedonale per via alla Rocca, salvo passare per i giardini privati di due ville, oppure scendere e salire da via Partigiani a piedi che, nel periodo estivo, non è per nulla agevole stante il caldo. Nessun privato ci investirebbe mai perché nessuno verrebbe in un’area così lontana dal centro, con il risultato di non risolvere il tema Camper e i potenziali relativi sversamenti. Anni fa un’area Camper c’era ai Lagoni, con bellissima vista lago; la proprietà alcuni anni fa sembrava intenzionata a riaprirla.
Magari si potrebbe incentivarli. Il tema dei Camper, e quindi del potenziale sversamento di liquami nel lago, è limitato a pochissime persone irrispettose e alla mancanza di un’area per lo svuotamento. Parzialmente abbiamo risolto la situazione con l’aggiunta di telecamere in Piazzale Moro, mentre realizzeremo un’area collegata alla fognatura per lo svuotamento. In questo modo si risolverà il tema svuotamento liquami dei Camper dando un nuovo servizio proprio a loro".