Emergenza ecografo all’Ambulatorio Auser di Borgomanero
Appello ai cittadini per acquistare un nuovo macchinario. Da 14 anni i medici in pensione offrono visite gratuite ai più fragili

C'è un’urgenza silenziosa che riguarda l’Ambulatorio Polispecialistico di piazza XXV Aprile a Borgomanero, all’interno della struttura che un tempo ospitava la mensa sociale.
Nella foto il dottor Cavallaro nei locali del Poliambulatorio
Emergenza ecografo all’Ambulatorio Auser di Borgomanero
Qui, dal 2011, l’associazione di volontariato Auser gestisce un servizio sanitario gratuito grazie all’impegno di una trentina di medici specialisti in pensione, molti dei quali con una lunga carriera alle spalle nella sanità pubblica.
L’ambulatorio – intitolato alla memoria del dottor Piero Sacchi, uno dei primi volontari – rappresenta da quattordici anni un punto di riferimento per le fasce più fragili della popolazione: anziani, pensionati con redditi bassi, persone in difficoltà.
«Per un’ecografia addominale mi hanno chiesto 130 euro in una struttura privata. Io prendo poco più di 700 euro di pensione: come posso permettermelo?», racconta Mario, 82 anni. Come lui, tanti si rivolgono al centro Auser, dove ogni anno vengono erogate gratuitamente tra le 1800 e le 2000 prestazioni mediche.
A lanciare l’allarme è il dottor Sergio Cavallaro, ex primario di urologia e coordinatore dell’ambulatorio: «L’ecografo in dotazione è guasto e irreparabile, dobbiamo acquistarne uno nuovo, ma il costo è elevato e non abbiamo fondi sufficienti».
Per questo l’associazione ha attivato una raccolta fondi, rivolgendo un appello a cittadini, aziende e realtà del territorio. Chi desidera contribuire può farlo con un bonifico a favore di “Auser Volontariato Borgomanero”, utilizzando l’Iban IT 50 Q 03069 09606 1 00000001854, indicando nella causale “Acquisto ecografo poliambulatorio Auser”. Le donazioni sono detraibili fiscalmente.
Il direttore sanitario dell’ambulatorio è il dottor Carmelo Cavallaro, già primario radiologo: «Il nostro impegno è concreto e quotidiano, ma ora abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti per continuare a garantire servizi essenziali a chi non può permetterseli».
L’ambulatorio collabora anche con alcuni odontoiatri della zona per offrire cure dentistiche gratuite ai meno abbienti, con protesi a carico dell’Auser. «Avevamo dato la nostra disponibilità anche per ridurre le liste d’attesa nella sanità pubblica – ricorda Sergio Cavallaro – come avvenuto con le vaccinazioni anti-Covid. Ma oggi siamo bloccati da norme che non ci riconoscono all’interno del sistema sanitario nazionale. E il paziente, per completare l’iter, deve comunque rivolgersi al proprio medico per la ricetta».
Un servizio prezioso, portato avanti da chi ha deciso di non andare in pensione dalla solidarietà. Ora però l’ambulatorio ha bisogno di un aiuto concreto per continuare ad esserci.