Moria di ibis sacri a Novara: «Non toccateli, allertate subito la Polizia Locale»
L’assessora Franzoni invita alla prudenza: carcasse inviate all’Asl per esami tossicologici

«Non toccate gli ibis morti e, se vedete un esemplare in difficoltà, avvisate subito la Polizia Locale». È questo l’appello lanciato dall’assessora all’Ambiente del Comune di Novara, Elisabetta Franzoni, dopo il ritrovamento di numerosi volatili senza vita in diverse zone della città.
Moria di ibis sacri a Novara: «Non toccateli»
Negli ultimi giorni, sono stati rinvenuti 14 esemplari morti tra viale Giulio Cesare, via Camoletti (nei pressi del liceo musicale Casorati) e via Cernaia, dove da tempo si sono insediate due colonie di ibis sacri. La loro presenza aveva già suscitato proteste da parte dei residenti, ma ora la situazione ha assunto toni più allarmanti.
«La moria è da valutare con attenzione – ha dichiarato Franzoni – per capire se si tratti di un fenomeno naturale oppure no. L’ipotesi dell’avvelenamento non è esclusa, ma al momento non ci sono certezze». I corpi degli uccelli, rimossi dal personale del canile sanitario, sono stati consegnati ai Servizi Veterinari dell’Asl per gli esami necroscopici e tossicologici, i cui risultati saranno disponibili tra circa 20 giorni.
Nel frattempo, il Comune ha deciso di interdire temporaneamente le aree interessate, sia per precauzione sia per consentire una pulizia straordinaria, così da evitare eventuali rischi per bambini e animali domestici.
«Potrebbe trattarsi anche solo di una moria fisiologica, che ha coinvolto esemplari giovani non ancora capaci di volare – ha aggiunto Franzoni – ma è doveroso agire con cautela».
L’assessora ha infine preso le distanze dall’invito del rifugio Miletta, che suggeriva di raccogliere gli ibis e portarli da un veterinario. «La procedura corretta – ha ribadito – è contattare la Polizia Municipale, che si coordinerà con i Servizi competenti».