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Novara, ancora violenza al pronto soccorso: aggredisce personale e danneggia arredi

Un paziente in stato di ebbrezza ha tentato di colpire un’infermiera: decisivo l'intervento della guardia giurata

Novara, ancora violenza al pronto soccorso: aggredisce personale e danneggia arredi
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A pochi giorni di distanza dall’aggressione al personale sanitario avvenuta al Dea dell’ospedale “Ss. Trinità” di Borgomanero, verificatasi nella notte tra sabato 14 e domenica 15 giugno, è accaduto un nuovo episodio di violenza in uno dei box del pronto soccorso dell’ospedale “Maggiore” di Novara.

La guardia giurata Francesco Capodiferro

Ancora violenza al pronto soccorso di Novara

Nella notte fra giovedì 19 e venerdì 20 giugno, un paziente di 45 anni, di nazionalità italiana, a un certo punto, ha dato in escandescenze scagliandosi contro il personale infermieristico, danneggiando arredi e strumenti.

Soltanto l’intervento della guardia giurata in servizio ha evitato che la situazione degenerasse ulteriormente. La Guardia giurata è Francesco Capodiferro, 37 anni, che a gennaio 2023 e nel novembre e nel dicembre 2024 aveva già sventato tre aggressioni molto violente. Non è un caso, perché Capodiferro, come spiega lui stesso, dipendente del “Civis Centro Italiano di vigilanza interna e stradale” che gestisce il servizio di sicurezza, è spesso in servizio notturno al Pronto soccorso, dove fatti violenti ne succedono anche se non sempre di grave entità come l’ultimo e quelli del 2023 e del 2024.

Il racconto della guardia giurata

In merito all’ultimo episodio questo il suo racconto:

«Verso le 2, 30 è arrivato, portato dal 118, un uomo in stato di ebbrezza, era collaborativo nel triage, poi si è sdraiato su una barella e ha iniziato a dormire. Attorno alle 4 è stato chiamato in un box per la visita e un’infermiera lo ha svegliato. A qual punto l’uomo è saltato giù dalla barella è ha iniziato prima a urlare, a sbattere i pugni sulla lettiga, poi ha scagliato contro il personale la strumentazione che c’era nel box. I sanitari cercavano di calmarlo e intanto chiedeva aiuto».

E il racconto prosegue:

«Sono corso da un box all’altro raggiungendo il paziente che appena mi ha visto arrivare, si è diretto verso un’infermiera, cercando di tirarle un pugno. Mi sono frapposto per respingere il pugno e bloccare l’aggressore, ma non è bastato perché l’uomo ha iniziato a dimenarsi tirando calci pugni al personale, nonostante lo tenessi con le mie braccia per le spalle. Poi con l'aiuto di un infermiere, sono riuscito a immobilizzarlo sulla barella, attendendo l’arrivo della Volante che quando è arrivata ha preso in consegna il 45enne».

Danni alla strumentazione e agli arredi del pronto soccorso. Per la Guardia Giurata una prognosi di tre giorni per le lesioni riportate.

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