L’Italia presenta la legge nazionale sul cyberbullismo al Forum Mondiale Antibullismo
La promotrice è la senatrice novarese Elena Ferrara

Nel contesto della più grande Conferenza internazionale e multidisciplinare su bullismo e cyberbullismo – WABF, Stavanger (Norvegia) 11 / 13 giugno 2025 - ha avuto luogo il simposio dal titolo “La legge italiana 71/2017 di prevenzione e contrasto ai bullismi: tutele, strategie, pratiche e attività di verifica per tutti e per ciascuno” coordinato dalla
senatrice novarese Elena Ferrara promotrice della normativa.
L'evento
In questa occasione il focus del simposio è stato incentrato sulla necessità di creare delle politiche di sistema per affrontare un fenomeno di carattere globale. L’Italia ha definito, prima in Europa, con una legge il cyberbullismo. Da allora sono state implementate delle strategie politiche di prevenzione ed intervento.
Al forum hanno partecipato più di 700 esperti del settore provenienti da oltre 30 paesi.
Nel corso del simposio, oltre alla legge 71/2017 sono state presentate buone pratiche ispirate ai principi di prevenzione e protezione dei diritti dei minori. Secondo la logica dal globale al locale, i punti chiave del simposio hanno toccato pratiche, progetti e ricerche sviluppate in Italia e che hanno avuto e potranno avere un respiro europeo e internazionale. In rappresentanza della Commissione Europea, la dottoressa Rosanna Di Gioia ha illustrato l’iniziativa Happy Onlife: un toolkit educativo pensato per rafforzare il pensiero critico dei bambini e favorire il dialogo intergenerazionale sulle sfide digitali.
Particolarmente legato alla legge 71 che prevede la nomina in ogni scuola dei docenti referenti per la prevenzione e il contrasto dei bullismi è stato presentato il progetto “Patente di smartphone”, che ha coinvolto più di 240.000 studenti in tutta Italia e che la legge regionale 2/2018 del Piemonte ha previsto come misura di prevenzione e certificazione nelle
scuole del proprio territorio. L’Associazione Contorno Viola, tra gli ideatori della Patente, ha esteso questo progetto in altre 8 regioni italiane, formando 4.000 docenti e ha modellizzato obiettivi, strumenti e metodi per poter raggiungere il maggior numero di studenti, insegnanti e famiglie al fine di migliorare la consapevolezza sui rischi e le opportunità online.
I risultati della ricerca sulla efficacia del progetto sono stati presentati dallo psicologo Andrea Donati che ha ampliato la propria riflessione sull’importanza degli interventi mirati a coinvolgere tutte le componenti della comunità.
Lo specifico protocollo di intervento M.E.R.C.I. rivolto a vittime, autori e spettatori di eventi di cyberbullismo, è stato presentato da Guillermina Nora Carnicina, giudice onorario presso la Corte d’Appello di Bari, e Cristina Baldi, giudice onorario presso il Tribunale per i Minorenni di Bari, che hanno proposto la Micropedagogia come Esperienza Riparatrice per Contesti Inclusivi mediante l’approccio autobiografico.
I positivi riscontri e la partecipazione al simposio nel contesto del Forum Mondiale Antibullismo di Stavanger conferma che la direzione che l’Italia ha intrapreso ormai da anni non solo è quella giusta ma trova riscontro nelle tante relazioni, lavori scientifici ed esperienze presentate durante la tre giorni norvegese.