A Novara apre la “Casa di Nonna Teresa”: un futuro per giovani stranieri soli
Il 7 giugno l’inaugurazione del progetto promosso da Ohana Odv col sostegno del Comune: accoglierà otto ragazzi diventati maggiorenni dopo l’arrivo in Italia come minori non accompagnati

Una storia di generosità, collaborazione e senso civico prende vita a Novara con l’inaugurazione della Casa di Nonna Teresa, in corso XXIII Marzo 311, prevista per venerdì 7 giugno.
A Novara apre la “Casa di Nonna Teresa”
Il progetto, promosso dall’associazione Ohana Odv, accoglierà fino a otto giovani stranieri non accompagnati, giunti in Italia da minorenni e oggi diventati maggiorenni, che hanno scelto di proseguire il loro percorso in un ambiente protetto grazie all’istituto del prosieguo amministrativo.
Alla base dell’iniziativa, la decisione di Marco Buffa e Gemma Ternavasio Cameroni di mettere a disposizione un immobile di famiglia ereditato, trasformandolo in un’opportunità concreta per chi ha bisogno di ripartire.
«Marco e Gemma – racconta Anna Ida Russo, presidente di Ohana – hanno dimostrato una generosità fuori dal comune, non solo donando la casa, ma chiedendo di partecipare attivamente al progetto. Da sempre accolgono ragazzi in difficoltà, e anche stavolta hanno scelto di essere protagonisti nella costruzione di un futuro migliore».
Un'alleanza tra privati
Il progetto è nato da un’alleanza tra privati, volontariato ed ente pubblico, con il sostegno delle Politiche Sociali del Comune di Novara, che affianca Ohana nell’inserimento dei giovani ospiti. L’assessore Teresa Armienti conferma: «Abbiamo accolto l’iniziativa con entusiasmo. I ragazzi accolti qui sono arrivati da minorenni, oggi sono adulti ma desiderano continuare a essere seguiti in un percorso di autonomia e inserimento sociale. Questo spazio rappresenta un ponte verso la loro nuova vita».
Il murale
Attualmente la Casa ospita tre giovani egiziani e si distingue anche per la sua veste esterna: una facciata azzurra vivace e un grande murale realizzato da luvol (Federico Vullo), volontario e artista che collabora con Ohana da anni. Il disegno raffigura un aviatore che guarda al cielo, simbolo della speranza e del viaggio verso un futuro pieno di possibilità.
Con questo nuovo progetto, Ohana – associazione da sempre attiva a livello internazionale in contesti di guerra e migrazione – sceglie di impegnarsi anche sul territorio novarese, portando avanti percorsi di accoglienza e inclusione reale per chi sogna di ricominciare.