Il Circolo di Cascinetta passa nelle mani del Comune di Varallo Pombia
L'Amministrazione ha accertato un dato di fatto, lo scioglimento del Circolo, e ha preso possesso della struttura

Il Circolo dei lavoratori della frazione di Cascinetta è passato sotto la totale responsabilità del Comune di Varallo Pombia.
Il voto in Consiglio
Nella serata dello scorso mercoledì 30 aprile, dopo il voto del Consiglio sulla presa d’atto dello scioglimento del Circolo Arci “Figli del Lavoro”, il Comune ha preso ufficialmente il totale possesso dell’ex Circolo di Cascinetta. Un immobile, quello collocato al civico 10 B di via Comunale, che versa attualmente in pessime condizioni, e che passerà nella totale disponibilità - e responsabilità - del Comune.
Si scioglie il Circolo Arci
"La storia di quell’edificio - dice il sindaco Joshua Carlomagno - risale al secolo scorso. Nel 1946, nell’immediato dopoguerra, la Contessa Mocenigo Soranzo donò l’immobile al Comune di Varallo Pombia. Ma nell’atto di donazione c’era una clausola che impegnava le Amministrazioni varalpombiese a concedere sine die un diritto di superficie di quella struttura al Circolo dei lavoratori, che poi con gli anni ottenne la denominazione “Circolo Figli del Lavoro”. Il Circolo passò quindi in gestione a questo sodalizio, che lo trasformò in una struttura aggregativa. Poi purtroppo a dicembre del 2024 il Circolo Arci ha cessato anche ufficialmente le sue attività e quindi per legge il Comune ha dovuto farsi carico di tutti gli impegni relativi alla struttura".
Subentra il Comune, si spera in un bando regionale o nazionale
Con il voto di mercoledì 30 aprile, di fatto l’Amministrazione ha accertato un dato di fatto, lo scioglimento del Circolo, e ha preso possesso della struttura. L’area dello stabile è attualmente transennata e la facciata è stata puntellata mesi fa per questioni di sicurezza. Esistono infatti delle criticità che riguardano il tetto e gli aspetti strutturali dell’immobile. Per sistemare il Circolo e per renderlo nuovamente agibile sarebbe necessario probabilmente un investimento di oltre 100 mila euro. Una cifra che il Comune non ha attualmente a disposizione. "Come Amministrazione - continua il primo cittadino - abbiamo preso contatto con gli abitanti della frazione, che l’assessora Elena Fogli ha incontrato personalmente. Attualmente non abbiamo una soluzione in tasca, né possiamo promettere che potremo assegnare una particolare destinazione d’uso a quella struttura. Il voto del Consiglio era un atto dovuto, ma è troppo presto per poter dire che cosa sarà di quell’area. Chiaramente se ci fossero dei fondi pubblici disponibili da un bando regionale o nazionale potremo pensare a un progetto ad hoc per sistemare l’immobile o per abbatterlo per fare spazio ad altro".