Nuovo Piano Socio-Sanitario della Regione Piemonte, Rossi: "Documento debole, altroché svolta"
"Noi non ci stiamo. Questo piano arriva già in ritardo"

"Un piano può essere ferro o può essere piuma. E questo, purtroppo, sembra piuma". Dopo anni di attesa e mesi di annunci, ieri in commissione sanità è arrivato il documento preparatorio per il nuovo Piano Socio-Sanitario della Regione Piemonte.
Il commento del consigliere novarese Domenico Rossi
"Un documento debole, burocratico. Un piano che avrebbe dovuto segnare una svolta, e che invece rischia di essere solo un altro pezzo di carta, scritto per dire “abbiamo fatto il nostro dovere”.
La Giunta Cirio ha presentato un testo costruito su studi di soggetti esterni che i consiglieri non hanno potuto nemmeno visionare. Ma i giornalisti sì. E guarda caso, le criticità emerse nelle anticipazioni di stampa sono miracolosamente sparite dal documento ufficiale.
E ancora peggio: l’integrazione socio-sanitaria, sfida fondamentale del futuro è assente. Sanità e sociale sono trattati come mondi separati, con due capitoli scritti perfino in stili diversi. Ma le persone fragili non vivono “a capitoli”: vivono ogni giorno nel mezzo delle disconnessioni tra servizi che non comunicano.
Noi non ci stiamo. Questo piano arriva già in ritardo. Non possiamo permettere che sia anche inutile. Pretendiamo un piano vero, concreto, capace di migliorare davvero la qualità dei servizi per tutte le cittadine e i cittadini piemontesi. E lo chiederemo con forza. Senza indulgenze".