Operazione

Massacrato nel parcheggio: ricostruito il volto dell'uomo aggredito all’ex caserma

Intervento di 6 ore all’Aou di Novara che ha visto lavorare in sinergia le equipe di Neurochirurgia e Chirurgia Maxillo-facciale

Massacrato nel parcheggio: ricostruito il volto dell'uomo aggredito all’ex caserma
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Un intervento chirurgico di altissima complessità ha permesso di ricostruire il volto del senzatetto settantenne vittima di una brutale aggressione avvenuta lo scorso 25 marzo nel parcheggio dell’ex caserma Passalacqua a Novara.

Nella foto, da sinistra il dottor Cossandi e il professor Brucoli

Massacrato nel parcheggio: ricostruito il volto al senzatetto aggredito

L’uomo, soccorso in condizioni gravissime e ricoverato in terapia intensiva all’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara, presentava un trauma cranio-facciale esteso e potenzialmente letale.

Dopo una prima fase di stabilizzazione, il paziente è stato sottoposto a un delicato intervento congiunto da parte dell’equipe di Neurochirurgia, diretta dal dottor Cristian Cossandi, e dell’equipe di Chirurgia Maxillo-facciale, guidata dal professor Matteo Brucoli.

«Il paziente – spiegano i due specialisti – presentava un danno esteso a livello frontale, orbitario, zigomatico e cerebrale. Attraverso un’unica incisione cranica, siamo riusciti a ricostituire e fissare l’insieme delle multiple fratture, ripristinando la normale anatomia del volto e intervenendo contemporaneamente sulle lesioni intracraniche».

L’intervento, durato quasi sei ore, è perfettamente riuscito. Il paziente è ora sveglio, lucido, in respiro spontaneo e ha iniziato il percorso riabilitativo neurologico e fisiatrico che si preannuncia lungo ma promettente.

L’approccio integrato tra neurochirurgia e maxillo-facciale si è dimostrato ancora una volta vincente. «Negli ultimi anni questa metodica è stata applicata con successo su più pazienti, consolidando l’Aou di Novara come centro di eccellenza nella gestione di gravi traumi cranio-facciali», hanno concluso Cossandi e Brucoli.

Resta ora alta l’attenzione su quanto accaduto nel parcheggio dell’ex caserma, un episodio che ha profondamente scosso la comunità novarese.

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