Cronaca

Morte Papa Francesco, Canelli: “Oggi perdiamo una guida senza eguali”

“Infaticabile difensore della libertà”

Morte Papa Francesco, Canelli: “Oggi perdiamo una guida senza eguali”
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L’amministrazione provinciale di Novara commenta così la scomparsa di Papa Francesco.

Le parole di Binatti

“… Faccio appello a tutti quanti nel mondo hanno responsabilità politiche a non cedere alla logica della paura che chiude, ma a usare le risorse a disposizione per aiutare i bisognosi, combattere la fame e favorire iniziative che promuovano lo sviluppo. Sono queste le ‘armi’ della pace: quelle che costruiscono il futuro, invece di seminare morte! Non venga mai meno il principio di umanità come cardine del nostro agire quotidiano…”

Papa Francesco, Omelia di Pasqua, 20 aprile 2025.

Il presidente della Provincia di Novara Federico Binatti con l’Amministrazione rivolge un pensiero di cordoglio per la scomparsa di papa Francesco, ricordando con affetto e riconoscenza quanto, nel segno del Vangelo, ha fatto per la società e per gli uomini di tutto il mondo.

Il presidente della regione Piemonte Alberto Cirio

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE PIEMONTE ALBERTO CIRIO SULLA SCOMPARSA DI PAPA FRANCESCO

“Il Piemonte si stringe al dolore della Chiesa e del mondo intero per la morte di Papa Francesco, un uomo vicino agli ultimi, ai fragili, che si è sempre battuto per la pace e per un’umanità più giusta.
Nella sua determinazione e nel suo coraggio c’erano sicuramente anche quelle radici piemontesi che lui ha sempre ricordato con orgoglio e affetto e che oggi ci rendono ancora più soli. Lo stesso affetto che ha saputo dimostrare alla nostra terra in occasione della sua visita nel 2022 e ancora nel 2023, quando abbiamo avuto l’onore, insieme alla comunità di Macra nel Cuneese, di donare al Vaticano l’albero di Natale per piazza San Pietro. La sua misericordia e il suo grande amore per gli altri resteranno modello e ispirazione per tutti noi, nella speranza di un mondo più solidale e più giusto per tutti”.

Il Ministro biellese

Gilberto Pichetto commenta la scomparsa di Papa Francesco avvenuta questa mattina lunedì 21 aprile 2025.

“Sono profondamente rattristato: il mondo intero ha perso un infaticabile difensore della libertà e dignità umana, battendosi, fino all’ultimo, contro ogni forma di oppressione e violenza in nome dei valori della nostra Chiesa Cattolica. Con la sua personalità carismatica in questi anni ha sempre posto l'Ambiente al centro del dibattito pubblico, in modo innovativo, spingendo con la sua autorità morale e la forza della “Laudato si’” i paesi di tutto il mondo all’impegno e alla cura della “Casa Comune”. Oggi mi unisco al dolore di quanti, in tutto il mondo, hanno avuto la possibilità di apprezzarne la grandezza". Lo dichiara il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto.

Cosi il sindaco di Novara Alessandro Canelli

I suoi gesti e le sue parole piene di umiltà, di attenzione e dolore per un’umanità che negli ultimi anni sta affrontando drammatiche sfide, rimarranno sempre impresse nella nostra mente, nei nostri ricordi e nel nostro cuore. Oggi perdiamo una guida spirituale senza eguali.
Riposa in pace, Papa Francesco, e grazie per tutto quello che hai saputo dare a questo mondo.

Fondazione Teatro Coccia Novara

Ci uniamo al cordoglio mondiale per la scomparsa di Papa Francesco. Lo vogliamo ricordare con le parole della benedizione che ha pronunciato dal Policlinico Gemelli nel febbraio scorso in occasione del Giubileo degli Artisti, che vi invitiamo a leggere.

Qualcuno potrebbe dire: “Ma a che serve l’arte in un mondo ferito? Non ci sono forse cose più urgenti, più concrete, più necessarie?”. L’arte non è un lusso, ma una necessità dello spirito. Non è fuga, ma responsabilità, invito all’azione, richiamo, grido. Educare alla bellezza significa educare alla speranza. E la speranza non è mai scissa dal dramma dell’esistenza: attraversa la lotta quotidiana, le fatiche del vivere, le sfide di questo nostro tempo.
«Il mondo è carico della grandezza di Dio. / Essa brillerà come il bagliore della lamina scossa». Questa è la missione dell’artista: «Scoprire e rivelare quella grandezza nascosta, farla percepire ai nostri occhi e ai nostri cuori. Il medesimo poeta sentiva anche nel mondo un’”eco di piombo” e un’”eco d’oro”». L’artista aiuta a discerne tra questi due diversi echi, «a spiegarceli e a illuminare la strada su cui ci conducono: se sono canti di sirene che seducono oppure richiami della nostra umanità più vera. Vi è chiesta una sapienza per distinguere ciò che è come “pula che il vento disperde” da ciò che è solido “come albero piantato lungo corsi d’acqua” ed è capace di dare frutto».
Per questo gli artisti sono «dei custodi della bellezza che sa chinarsi sulle ferite del mondo, che sa ascoltare il grido dei poveri, dei sofferenti, dei feriti, dei carcerati, dei perseguitati, dei rifugiati. Vedo in voi dei custodi delle Beatitudini! Viviamo in un’epoca in cui nuovi muri si alzano, in cui le differenze diventano pretesto per la divisione anziché occasione di arricchimento reciproco. Ma voi, uomini e donne di cultura, siete chiamati a costruire ponti, a creare spazi di incontro e dialogo, a illuminare le menti e a scaldare i cuori.
Non smettete mai di cercare, di interrogare, di rischiare. Perché la vera arte non è mai comoda, offre la pace dell’inquietudine. E ricordate: la speranza non è un’illusione; la bellezza non è un’utopia; il vostro dono non è un caso, è una chiamata. Rispondete con generosità, con passione, con amore.

La vicinanza di Uncem

Uncem si unisce al ringraziamento unanime di tutta la Chiesa e di tutto il mondo per la vita e la missione di Papa Francesco. "Ha costruito unità e Pace. Ne abbiamo tanto bisogno, partendo da noi, dalle nostre comunità, dai nostri Comuni, dai nostri territori. Comuni per la Pace, come aveva ripetuto. Siamo con lui, gli diciamo grazie", afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.

"Laudato Si, Laudate Deum, insieme con la Fratelli Tutti sono punti fermi del nostro impegno - prosegue Bussone - la tragedia climatica, l'ecologia integrale che si intrecciano con la necessità di giustizia, la riduzione delle sperequazioni e delle disuguaglianze ovunque. La sua testimonianza di Vangelo, vive in noi. Cresce nella testimonianza nostra, di unità e sinergia. il NOI del Camminare insieme e del Sinodo. Che abbiamo voluto sempre vivere anche per i nostri Enti locali, monito per la Politica, decisivo per cambiare le Istituzioni. Crediamoci. Grazie Francesco".

Il ricordo del senatore Gaetano Nastri

“La morte di Papa Francesco segna una grande e dolorosa perdita per il mondo intero. Con il suo esempio di fede, ha incarnato il messaggio del Vangelo in modo tangibile, portando speranza e compassione a chi ne aveva più bisogno. La sua vita è stata un cammino di incontro, di ascolto e di fraternità, sempre in prima linea per promuovere giustizia, solidarietà e il bene comune. Indimenticabile è stata la sua visita a Palazzo Madama, il 24 settembre 2023, quando per la prima volta nella storia della Repubblica un Pontefice ha varcato la soglia del Senato. In occasione della camera ardente per il Presidente emerito della Repubblica, senatore di diritto e a vita Giorgio Napolitano, Papa Francesco fu accolto dal Presidente del Senato, Ignazio La Russa. Prima di lasciare Palazzo Madama, lasciò una testimonianza scritta, discreta ma intensa, che ha reso ancora più profondo il significato di quel gesto. Quell’ingresso silenzioso ma carico di simboli ha rappresentato un momento storico, in cui spiritualità e istituzioni si sono incontrate nel segno del rispetto e della memoria. Un gesto che ha unito la dimensione religiosa e quella civile del Paese, lasciando un segno indelebile nella storia del Senato. Il suo esempio resterà impresso nel tempo come segno vivo di un pontificato che ha saputo parlare al cuore dell’umanità”.

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