A Borgomanero e Miasino per la 30ª Giornata in ricordo delle vittime delle mafie
Gli interventi del presidente della Commissione Legalità in Consiglio regionale Domenico Rossi

A Borgomanero e Miasino per la XXX° Giornata Nazionale per la Memoria e per l’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie.
A Borgomanero e Miasino per ricordare le vittime delle mafie
«Sono contento di cominciare questa settimana dedicata alla memoria delle vittime innocenti delle mafie incontrando gli studenti di Borgomanero e Miasino. La lotta alle mafie è prima di tutto una rivoluzione delle coscienze e necessità di un forte investimento culturale» ha esordito così il Presidente della Commissione Legalità in Consiglio regionale Domenico Rossi che questa mattina ha incontrato alcune classi dell’istituto Don Bosco di Borgomanero nei locali della torretta Emanuela Loi, confiscata alle mafie e oggi sede del centro antiviolenza e gli studenti di Miasino per parlare di beni confiscati e del Castello.
«Questo luogo è il simbolo della vittoria dello Stato contro le mafie» ha affermato a Borgomanero Rossi che ha proseguito: «dobbiamo fare in modo che il ciclo virtuoso che si è verificato qui riguardi i tanti beni che ancora aspettano di essere riutilizzati in Piemonte. La storia di questo luogo e dei tanti beni confiscati ci ricordano che le mafie sono presenti in Piemonte e nel novarese e che il lavoro che dobbiamo fare è principalmente culturale. Non possiamo delegare alla magistratura e alle forze dell’ordine tutto il lavoro, serve un cambiamento culturale per costruire anticorpi forti contro la mentalità mafiosa».
«Dobbiamo continuare il lavoro culturale, in tutto il Piemonte, per fare in modo che la cultura di contrasto ai fenomeni mafiosi diventi patrimonio comune a partire dai più giovani, tramite il lavoro delle istituzioni e della società civile. Storie come quella della Torretta ci ricordano l’importanza del riutilizzo sociale e ci richiamano all’impegno che dobbiamo mettere per fare in modo che sempre più beni vengano restituiti alla collettività, a partire dal Castello di Miasino per il quale mi auguro che si arrivi al più presto alla conclusione dei lavori e venga presto indetta la manifestazione di interesse» ha proseguito Rossi a Miasino dopo che, come emerso durante il sopralluogo della commissione legalità, la Regione ha annunciato che dovrebbe lavorare alla redazione della manifestazione di interesse per la gestione del bene in concomitanza con la fine dei lavori.