Domenico Rossi: "Il Piemonte sia fucina e laboratorio dell’antimafia"
Convegno “Un Piemonte Libero dalle Mafie”

"Per costruire un Piemonte libero dalle mafie serve l’impegno di ciascuno di noi. Occorre superare il principio della delega nei confronti di magistratura e Forze dell’Ordine. L’azione repressiva, per quanto fondamentale, non è sufficiente. È necessario un impegno collettivo, che parta dalla scuola, dalle associazioni, dalle imprese, dai singoli cittadini e che veda la politica in prima linea. Se per anni nelle regioni del nord si è negata la presenza del fenomeno mafioso che, invece, trovava terreno fertile per le sue attività, oggi i rischi sono l’ignoranza del fenomeno e la sottovalutazione". Così Domenico Rossi, consigliere regionale novarese, da sempre impegnato nella lotta alle mafie.
Comunicato
"Iniziative come quella dell'altra mattina (il convengo “Un Piemonte Libero dalle Mafie” ndr), insieme al lavoro che come Commissione Legalità continueremo a portare avanti per l’intera legislatura, hanno l’obiettivo di scongiurare questi due rischi e di contribuire alla costruzione di una classe dirigente consapevole, informata e all’altezza della sfida che abbiamo di fronte. Occorre rafforzare il coordinamento tra istituzioni, magistratura, forze dell’ordine, associazioni e cittadini. Significa pretendere massima attenzione, la giusta consapevolezza, la conoscenza dei territori dove ci si candida per fare politica e delle dinamiche criminali presenti, trasparenza nelle amministrazioni, nelle aziende, nella gestione degli appalti pubblici. Significa costruire una società in cui non ci sia posto per la cultura e i servizi delle mafie.
Per questo come commissione ci impegneremo a portare in tutto il Piemonte quanto è emerso oggi, per fare sistema e rafforzare gli anticorpi, e per continuare a essere fucina e laboratorio dell’antimafia di questo paese. Chiudiamo questo convegno con un impegno collettivo: fare in modo che questa giornata non resti solo un momento di riflessione, ma si trasformi in azione concreta.
Se è vero, come è emerso questa mattina, che al nord le mafie hanno trovato le porte aperte, tocca a noi trovare il modo di chiuderle costruendo una società nella quale non ci sia posto per mafie, ma conforme ai dettami della nostra Costituzione".