Fabio Mancini a Novara: il top model che insegna ai giovani a sognare
Il volto storico di Armani, dopo anni di set e passerelle, oggi incontra gli studenti con il suo progetto

È sceso dalle passerelle per dare una svolta alla sua vita. Ed è salito in cattedra, con grande umiltà, per parlare ai giovani. Venerdì 28 febbraio al Novara Libro Festival, nella sede di Gerico, un ospite speciale: Fabio Mancini.
Di Eleonora Groppetti
Fabio Mancini a Novara
Top model di fama internazionale, volto storico di Giorgio Armani per la sua ventennale collaborazione, immagine iconica della moda maschile italiana e ambasciatore italiano in Europa per Friends of Europe, si è raccontato con estrema sincerità partendo dal suo libro “108 volte mi perdono” uscito per Rizzoli nel 2024. Il dialogo e i messaggi educativi sono al centro della sua attività comunicativa attraverso il progetto Fabio Mancini European School Project (che ha appena illustrato a rappresentanti di Camera e Senato con lo staff di esperti che lo affianca): collaborazioni gratuite senza alcun fine di lucro, con scuole, università e ospedali, che finora lo hanno portato a incontrare gli alunni di 140 istituti scolastici (dalle materne agli atenei), mettendo al centro il benessere individuale, il confronto reciproco fra adolescenti e il dialogo con gli adulti.
Introdotto da Andrea Masante e rispondendo alle domande di Alfredo Ghidelli (i due organizzatori dell’incontro promosso dal Centro Studi per l’Arte del Libro), Mancini si è messo a nudo raccontando il suo percorso, dalle umili origini al successo mondiale, dalla ricerca interiore all’incontro con il Dalai Lama, dai problemi vissuti in famiglia (con la separazione dei genitori) alla consapevolezza che ci sono dei fari da cui non ci si deve allontanare mai: «Educazione, gentilezza e rispetto».
Lui che ha viaggiato in tutto il mondo, vivendo per due decenni su palcoscenici scintillanti, a un certo punto ha sentito il bisogno di dire basta, a 36 anni. Per voltare pagina. E mettere a disposizione degli altri, dei giovani, «quanto la vita mi ha dato e quanto ho imparato».
Il perdono e le sue forti radici familiari sono tra le colonne del suo pensiero: «La grande sfida è riscoprire le emozioni».
Ora gira l’Italia incontrando gli studenti con un obiettivo preciso: «Aiutarli a coltivare il proprio talento e incoraggiandoli a inseguire i sogni per diventare cittadini consapevoli. Sapete che lavoro vogliono fare i giovani? Youtuber, influencer, modello o modella. Perché questi sono gli stereotipi che il mondo dei social trasmette. Parlare con loro per me è diventata una missione affinché capiscano che il benessere e la serenità sono le conquiste più importanti».