Polizia di Stato

Ricercato da un anno, va al ristorante: un poliziotto lo riconosce e scatta l'arresto

Dovrà scontare 4 anni e 5 mesi per un fatto avvenuto nel 2023 quando dopo una lite esplose dei colpi con un’arma da fuoco non regolarmente detenuta

Ricercato da un anno, va al ristorante: un poliziotto lo riconosce e scatta l'arresto
Pubblicato:

Si è conclusa in un ristorante di corso Trieste a Novara la "latitanza" di un uomo del 1956, ricercato da tempo per un ordine di carcerazione.

Ricercato da un anno, va al ristorante

Il 1° marzo la Polizia di Stato di Novara ha dato esecuzione ad un ordine di carcerazione nei confronti di un uomo del 1956 che dovrà ora scontare 4 anni e 5 mesi di reclusione a seguito di un procedimento penale instauratosi nel 2023 quando, dopo aver avuto una lite con due giovani stranieri in città, aveva sparato in aria due colpi con un’arma da fuoco non regolarmente detenuta.

Un poliziotto lo riconosce

Un agente della Squadra Volante, libero dal servizio, stava per pranzare in un ristorante di corso Trieste in compagnia della propria famiglia quando ha notato entrare nello stesso esercizio un uomo, accompagnato da un labrador, noto in Questura per avere pendente una ricerca per esecuzione di un ordine di carcerazione, ma di fatto irrintracciabile.

L’agente ha riconosciuto l'uomo in quanto, circa tre anni prima, lo aveva anche gestito in Questura in occasione di un precedente arresto operato dalla Polizia di Stato.

Resosi conto della sua presenza, quindi, il poliziotto ha contattato immediatamente la Centrale Operativa per segnalare la situazione, per poi mettersi in comunicazione diretta con l’equipaggio della Squadra Volante di turno per aggiornarli costantemente su ogni movimento.

Questi, dopo essere entrato nel ristorante, aveva deciso di attendere il proprio turno in un tavolo all’esterno.

Poco dopo, accomodatosi al tavolo insieme a due uomini, è stato raggiunto dal poliziotto e da un equipaggio giunto in ausilio e condotto in Questura per essere successivamente associato presso la locale casa circondariale.

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali