Arona, residenti di corso Liberazione esasperati: "Abbiamo paura a uscire di casa"
Un gruppo di cittadini ha presentato una raccolta firme al sindaco Gusmeroli per segnalare una situazione di degrado crescente

Ha già raccolto una cinquantina di firme la petizione depositata nei giorni scorsi in municipio ad Arona con l’obiettivo di chiedere maggiore sicurezza per coloro che risiedono in corso Liberazione e nelle vie limitrofe.
Arona, residenti di corso Liberazione esasperati
«Gli abitanti di Corso della Liberazione - inizia così il documento circolato nelle settimane scorse tra i residenti della zona - fanno un esposto al sindaco di Arona Alberto Gusmeroli per segnalare quanto succede regolarmente e ormai da troppo tempo».
Gli abitanti lamentano soprattutto il fatto che in uno degli edifici del Corso si farebbe regolarmente uso di sostanze stupefacenti. Nella zona, secondo i residenti, si registrerebbe “un continuo viavai di personaggi loschi, poco affidabili e spaventosi, al punto che gli abitanti della via hanno timore ad uscire dalle proprie case quando fa buio”.
«Inoltre - prosegue la petizione - ci sono continui schiamazzi, urla, bestemmie, con lanci di bottiglie di vetro e cocci su tutta la strada. Minacce, corse per la strada con impossibilità per tutti gli abitanti di uscire dalle proprie case senza rischiare di esserne coinvolti». I residenti affermano di aver chiamato numerose volte i carabinieri, ma dicono anche che in seguito all’intervento dei militari tutto torna come prima, e si verificano nuovamente fenomeni di illegalità. «Noi abitanti - si conclude la petizione - siamo davvero scocciati, seccati, spaventati e disgustati da tutto quello che sta accadendo in questa via. Alla sera abbiamo paura ad uscire di casa e non possiamo essere tranquilli nelle nostre abitazioni per i continui schiamazzi notturni».
Il racconto di un residente
A spiegare meglio qual è l’atmosfera che si respira tra i residenti della zona è uno dei promotori della raccolta firme. «Siamo davvero stufi di ciò che accade da queste parti - dice - viviamo nel pieno centro storico di una città come Arona. Un luogo che dovrebbe essere tranquillo e a misura d’uomo e che invece, troppo spesso, sembra essere diventato meno sicuro della peggiore periferia di Quarto Oggiaro. Nella stessa palazzina che spesso è frequentata dagli spacciatori vivono anche persone anziane e famiglie per bene, che però si trovano costantemente sotto il ricatto di personaggi criminali. La zona è frequentata da persone che urlano continuamente e spesso delinquono. Prendono a calci le inferriate delle finestre e ci minacciano. Quante volte ci è capitato di vedere uno scambio di dosi di droga e di denaro nella via sotto casa? Qui dopo una certa ora, quando i negozi chiudono le serrande, l’atmosfera cambia radicalmente e noi non ci sentiamo sicuri. Ci troviamo a dover avere paura a uscire di casa, perché spesso si incontrano persone inebriate dall’alcol e fuori controllo. E tutto questo in una zona centralissima della città, dove i prezzi delle case sono altissimi, così come le tariffe per i servizi comunali. Possibile che non si possa fare nulla e che si continui a ignorare il problema? Nelle scorse settimane si è parlato molto dei controlli effettuati dai carabinieri nell’area in degrado dell’ex Calicanto, Villa Cortese. Il fatto è che anche dopo che i cancelli della struttura sono stati sigillati con un lucchetto, il problema non è affatto risolto. In quel complesso, lontano da occhi indiscreti e nascosti dalla vegetazione, continuano a entrare tossicodipendenti e persone poco raccomandabili. Semplicemente, invece che dal cancello, questi personaggi entrano scavalcando la recinzione. Ad ogni modo, per chi vive nella via il problema non è tanto quell’area in degrado, quanto piuttosto la presenza costante in tutta questa zona di persone che vivono nell’illegalità. Se questi individui vengono allontanati da Villa Cortese ma poi ce li troviamo appena fuori dalla porta di casa quando usciamo la sera, di certo la situazione per noi non è migliorata».
Complimenti a Matteo per il commento idiota.
Spiacevole chiamate brumotti di striscia