Il rammarico del sindaco

Vandali a Villa Soranzo a Varallo Pombia

Ancora una volta, la comunità è costretta a far fronte ad atti vandalici che portano dispiacere, oltre che rabbia e costi economici

Vandali a Villa Soranzo a Varallo Pombia
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E’ con rammarico e frustrazione che, ancora una volta, Joshua Carlomagno, sindaco di Varallo Pombia, ha dovuto constatare quanto è accaduto nel suo paese.

Vandali a Varallo Pombia

Il primo cittadino, come ha fatto sapere attraverso uno sfogo pubblico sui social, si è infatti ritrovato a dover fare i conti con atti di vandalismo ingiustificati e inaccettabili. «Mi dispiace dover scrivere quanto segue – riporta il primo cittadino in un post di Facebook, sulla pagina ufficiale del Comune - ma il mio ruolo mi impone di informare la cittadinanza che, a seguito di un grave atto di vandalismo avvenuto nei giorni scorsi, sono stato costretto a presentare un esposto ufficiale ai Carabinieri del Comando di Castelletto Sopra Ticino. Alcuni ignoti hanno infatti imbrattato con scritte a vernice azzurra la facciata della storica Villa Simonetta Mocenigo Soranzo, sede del nostro Comune».

E così, ancora una volta, la comunità è costretta a far fronte ad atti vandalici che portano dispiacere, oltre che rabbia e costi economici. E in questo caso, il disappunto è anche maggiore, dato che a essere presa di mira è stata la stessa sede comunale, nonché emblema della comunità: «ci troviamo di fronte a un comportamento inaccettabile – prosegue Joshua Carlomagno - Villa Soranzo, l’ho detto e scritto più volte, non è solo un edificio storico, ma è la casa di tutti noi: dei giovani e degli anziani, delle famiglie e di tutti i cittadini che ogni giorno vivono il nostro Comune, lo frequentano per le proprie esigenze e per i suoi servizi. Imbrattare un bene così prezioso significa non solo causare un danno economico considerevole, ma anche colpire l’intera comunità, colpire sé stessi, perché è un bene pubblico e, proprio per questo, è come se tutti ne fossimo proprietari. La pulizia del muro imbrattato comporterà inoltre un esborso di risorse pubbliche che, in un periodo in cui ogni euro va speso con attenzione, avrebbero potuto essere destinate ad altre necessità della collettività».

E così, davanti all’ennesima azione irrispettosa, il primo cittadino conclude ricordando il dovere civile che spetta a ognuno di noi: «L'Amministrazione comunale – conclude Carlomagno - ribadisce il proprio impegno a tutelare il patrimonio storico e culturale del nostro territorio, ma tutti, senza distinzione, siamo responsabili della bellezza e del decoro del nostro paese. Restiamo fiduciosi che gli autori di questo gesto vengano identificati e che la nostra comunità possa continuare a preservare e valorizzare i propri beni storici, patrimonio e orgoglio di tutti i varalpombiesi».

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