Nuovo piano di gestione idrica anti sprechi: progetto pilota a Trecate e Cerano
Un progetto olistico, replicabile, che mira ad accrescere la disponibilità di acqua per far fronte alle sfide della crisi climatica

Realizzato dal Gruppo di Lavoro Assoreca insieme a Est Sesia e Acqua Novara VCO con il patrocinio della Regione Piemonte, il progetto dedicato al territorio di Trecate e Cerano, è replicabile su tutto il territorio nazionale.
Nella foto in apertura la Cava Cascina Nuova a Cerano dove è prevista la creazione di un bacino da 140.000 metri cubi
Nuovo piano di gestione idrica anti sprechi
Un innovativo modello di gestione idrica nasce in Piemonte per garantire un uso efficiente dell'acqua e rispondere alla crisi climatica. Il progetto "Strategia di Ottimizzazione Idrica di un Comparto Territoriale" è il primo in Italia a integrare esigenze agricole, industriali, energetiche e civili in un'unica strategia sostenibile.
Il progetto, sviluppato dal Gruppo di Lavoro di Assoreca con Acqua Novara VCO ed Est Sesia, ha il patrocinio della Regione Piemonte e il contributo di dieci tra le maggiori società di ingegneria del Paese. È stato presentato a Novara nell'evento "Strategie Sostenibili di Ottimizzazione Idrica" alla presenza di istituzioni regionali e tecnici del settore.
Un modello olistico, replicabile in ogni luogo secondo specifiche territoriali, che mira ad accrescere la disponibilità di acqua per far fronte alle sfide della crisi climatica in atto, attraverso la realizzazione di nuove infrastrutture idrauliche per aumentare la resilienza delle comunità.
Il territorio individuato per il progetto pilota è quello tra Trecate e Cerano, un'area complessa con esigenze idriche diversificate: agricole, industriali e civili. Il piano prevede quattro ambiti d'intervento:
- Recupero e riutilizzo delle acque di depurazione: sfruttamento delle acque trattate dal depuratore di Cerano per l’irrigazione agricola, con la creazione di un bacino da 140.000 metri cubi nella cava Cascina Nuova.
- Riutilizzo delle acque di derivazione superficiale: trasformazione della cava Cascina Invernizi in un bacino da 900.000 metri cubi, alimentato dal diramatore Vigevano.
- Ottimizzazione dei consumi industriali: riduzione della captazione della falda e recupero delle acque di processo per il riutilizzo in agricoltura.
- Ricarica della falda: prelievo dell’acqua dal Ticino nei periodi non irrigui per la sua conservazione in falda tramite un sistema di pozzi dispersori.

Acque da processo industriale

Acque di derivazione in agricoltura

Acque reflue per l'agricoltura

Ricarica della falda
Queste azioni si inseriscono nella strategia nazionale per aumentare il riutilizzo delle acque reflue dal 4% attuale al 40% entro il 2030. Il progetto punta a reintegrare fino a 18 milioni di metri cubi di acqua, con costi contenuti tra 1,4 e 2,6 milioni di euro.
L’assessore regionale Matteo Marnati ha sottolineato l'importanza di soluzioni innovative per garantire equità nella distribuzione dell'acqua e prevenire le crisi future. Il Piemonte, ha spiegato, sta lavorando a nuovi invasi e infrastrutture per migliorare la gestione delle risorse idriche, con particolare attenzione al settore agricolo, cruciale per l’economia regionale.
“I cambiamenti climatici che stiamo vivendo richiedono risposte diverse secondo le specifiche peculiarità dei diversi territori del nostro Paese, ha commentato Mario Fossati, direttore di Est Sesia. Per questo è importante concentrarsi sul territorio, per verificare quali sono le specifiche esigenze e le opportunità che possono essere colte. Servono interventi innovativi, capaci di integrare soluzioni diverse per preservare una risorsa, come l’acqua, essenziale per ogni settore socioeconomico. Insieme ad Assoreca abbiamo cercato di proporre un modello che fosse tanto territoriale quanto replicabile, secondo linee guida dettagliate e capace di adottare il meglio delle soluzioni tecniche e tecnologiche oggi disponibili. superando la concorrenza tra settore agricolo, industriale e civile per passare da un “modello competitivo” a un “modello sinergico” della gestione della risorsa idrica”.