Carabinieri

Sale su un bus di linea a Verbania e senza motivo prende a pugni l'autista: arrestato

Era affidato in prova ai servizi sociali: misura ovviamente revocata

Sale su un bus di linea a Verbania e senza motivo prende a pugni l'autista: arrestato
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I carabinieri della Stazione di Verbania venerdì scorso hanno rintracciato e arrestato un trentenne, di origini sudamericane e gravato da diversi pregiudizi penali per reati relativi allo spaccio di sostanze stupefacenti.

I fatti

Dal 2020, dopo essere stato condannato per violazioni della normativa sulle sostanze stupefacenti, l’uomo ha espiato la propria condanna in carcere per poi essere ammesso, nell’ultimo periodo, al beneficio della misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali, permettendogli anche di potere lavorare e intraprendere il percorso di riabilitazione.

Il 30enne però, già in un’occasione aveva palesato dei comportamenti non proprio irreprensibili e, l’ultimo in ordine, culminato in un episodio di violenza occorso lo scorso mese di dicembre.
Precisamente i primi giorni del mese di dicembre saliva a bordo di un bus della linea urbana del capoluogo verbanese e, in palese stato di ubriachezza e senza plausibili motivi, iniziava ad inveire contro il conducente del bus, facendolo bersaglio di frasi ingiuriose e minacciose. Il comportamento del 30enne ha avuto una rapida escalation, infatti dalle parole e passato ai fatti, avvicinandosi al conducente e aggredendolo fisicamente con un pugno sul volto, costringendolo a interrompere la corsa del bus e richiedendo l’intervento delle forze dell’ordine e dei soccorsi a seguito delle lesioni patite e refertate dai sanitari.

Il comportamento dell’uomo è stato immediatamente comunicato al Tribunale di Sorveglianza il quale, vagliate le diverse condotte non rispettose della legge e dei requisiti per il quali all’uomo era stato riconosciuto il beneficio della misura alternativa alla carcerazione, revocava la stessa misura ristabilendo la carcerazione.
I Carabinieri della Stazione di Verbania, ricevuto il provvedimento, hanno immediatamente rintracciato il 30enne il quale, dopo le incombenze di rito, è stato associato alla casa circondariale di Verbania per l’espiazione della pena rimanente pari a poco meno di un anno di reclusione.

Commenti
matteo

Basta con questa gente con questi individui, che agiscono impunemente come nel fatto descritto, o fatti similari. Non è possibile che un pubblico ufficiale nella sua funzione, debba essere aggredito damblè da chi che sia, così come gli aggrada. Questi si che sono gli individui ideali nei centri d'accogliemento extracomunitari in Albania. Altrochè chiudere questi centri, bisogna espanderli per questi individui liberi di girovagare nel nostro territorio, come premesso, liberi di far quel che gli aggrada. E' quando presi, con giudici che gli comminano subito pene, con non minimo di 5 anni (tanto per regolare le menti di eventuali emulatori ). Pena da scontarsi pienamente tutta, e tutta li in terra Albanese, nessuna agevolazione giuridica di eventuale rientro nelle carceri Italiane. Solo così ripuliamo la nostra bella Italia da tutta questa mondezza sociale parassitaria che ci circonda. Fatti similari negli Stati Uniti, non vi è difesa del reo che tenga; il giudice sentenzia non minimo da 3 ai 5 anni...... quale immediato ospite nelle loro soavi carceri.

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