Schiacciato da un albero: lutto a Varallo Pombia per Giorgio Fanchini
Abitava con la famiglia, in via Brugherio
Un tragico incidente ha sconvolto il paese. A causa di una fatalità, lo scorso giovedì 23 gennaio la comunità varalpombiese ha dovuto dire addio a un suo concittadino: Giorgio Fanchini.
L'albero l'ha travolto
Nel tardo pomeriggio di giovedì 23, intorno alle 17, al confine di via Lazzaretto, in una zona boschiva tra i comuni di Borgo Ticino, Castelletto Ticino e Varallo Pombia, l’albero che Fanchini stava tentando di tagliare gli è caduto addosso, travolgendolo senza lasciargli scampo. Il dramma si è consumato nella zona dei boschi, non lontano dalla frazione di Cascinetta di Varallo Pombia, dove Fanchini abitava con la famiglia, in via Brugherio. Sul posto sono subito accorsi gli operatori del 118 della Croce rossa di Arona che, constata la gravità della situazione, hanno richiesto l’intervento dell’elicottero dell’elisoccorso, levatosi in volo dalla base di Borgosesia. Anche i vigili del fuoco della caserma di Mercurago sono tempestivamente intervenuti per liberare l’uomo, ancora bloccato sotto l’albero: un intervento particolarmente complesso e pericoloso.
Sul posto l’equipe medica si è subito attivata per prestare le prime cure, nella speranza di riuscire a trasportare Giorgio Fanchini in ospedale ancora vivo. Ma ogni tentativo è risultato vano: per l’uomo non c’era più nulla da fare. Le indagini sulle cause dell’incidente sono state affidate al comando dei carabinieri della stazione di Arona. E così, ad appena 67 anni, Giorgio Fanchini, che aveva lavorato all’Augusta Westland e in paese era estremamente conosciuto anche per il suo ruolo di fondatore dell’associazione Per Cascinetta, lascia la moglie Gabriella e i figli Massimiliano ed Elena. «Il nostro Giorgio - dicono dalla famiglia - era una persona molto amata, sempre disponibile ad aiutare tutti, dedito al lavoro dall'inizio alla fine, di una bontà oltre il limite. Smisurato era il suo amore per la natura e i boschi, dove adorava cercare funghi e amava organizzare gite in montagna con i suoi amati figli Elena e Massimiliano». L’intera comunità si stringe attorno alla famiglia in questo triste momento.