Il ricordo

Anche Arona piange per la scomparsa di Furio Colombo, il "re delle interviste"

Il celebre giornalista in città venne premiato alla carriera nell'ambito del Premio letterario internazionale "Città di Arona".

Anche Arona piange per la scomparsa di Furio Colombo, il "re delle interviste"
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Il ricordo di quando il re delle interviste fu premiato ad Arona nel corso del Premio letterario internazionale Città di Arona.

Anche Arona ha ricordato il re delle interviste Furio Colombo

Il mondo del giornalismo, e l’Italia intera sono in lutto per la scomparsa di un gigante della carta stampata come Furio Colombo. E in tanti ricordano anche un aneddoto curioso che lega il Re delle interviste alla città di Arona. Era infatti il 1° dicembre del 2018, quando il Palacongressi Salina ospitò la cerimonia conclusiva del Premio letterario internazionale Città di Arona del Circolo Culturale Gian Vincenzo Omodei Zorini (oggi Circolo Culturale Aronese Odv, ndr). In quell’occasione, per la ventesima edizione della rassegna, il Circolo conferì il Premio alla carriera proprio a Furio Colombo. «Avremmo dovuto premiare Colombo, insieme al professor Alessandro Barbero, già l’anno precedente, nel 2017 - ricorda oggi la presidente del Circolo, Ornella Bertoldini - ma poi per alcuni problemi di salute della moglie del celebre giornalista e del papà di Barbero, i due ospiti speciali non riuscirono a essere presenti alla cerimonia. Li invitammo nuovamente nel 2018, per il ventennale del Premio, accettarono e ricordo che l’incontro con Furio Colombo fu molto emozionante. Era una personalità unica della nostra cultura e del nostro giornalismo. In sala ci ha fatto rivivere i momenti più importanti della sua carriera, offrendo anche a tutti i presenti uno spaccato preciso e puntuale riguardo al giornalismo italiano e americano. Colombo era un giornalista attento e acuto, una personalità affascinante da ascoltare e anche un professionista che, nonostante il livello elevatissimo raggiunto nel corso della sua carriera, non faceva pesare il suo ruolo agli interlocutori. Era un uomo entusiasta della vita che aveva vissuto, che sapeva raccontare la sua straordinaria esperienza agli altri. Siamo ovviamente molto addolorati per la sua scomparsa».

Giornalista, parlamentare, scrittore e autore tv, aveva 94 anni

Colombo aveva 94 anni e nel corso della vita è stato giornalista, parlamentare, scrittore, autore per la tv. La sua firma passerà alla storia del giornalismo per le sue interviste uniche, per la sua passione nei confronti degli Stati Uniti, per il ruolo avuto come corrispondente dei principali quotidiani nazionali e come fondatore de Il Fatto Quotidiano. Soprattutto, era una mente libera, come ricordava anche la targa preparata dal Circolo culturale aronese in occasione della sua premiazione. «Eminente personalità della vita politica e culturale italiana - recitava il riconoscimento nelle sue motivazioni - deputato al Parlamento, Senatore della Repubblica, giornalista impegnato, docente universitario, in tutti i suoi modi ha sempre saputo conservare e difendere con onestà ed equilibrio, al di sopra di ogni ideologia la propria autonomia e libertà di pensiero».

Al Palacongressi raccontò alcuni aneddoti, incantando i presenti

Al Palacongressi Colombo incantò tutti con gli aneddoti sulla sua vita incredibile e soprattutto con un racconto particolare, riferito al periodo della sua infanzia. «Oggi devo tener conto delle trasformazioni a cui ho assistito fin da bambino - raccontò il celebre giornalista di fronte al suo pubblico adorante - quando andai incontro al primo carro armato americano da cui uscì un soldato nero con in mano il giornale Newsweek che io, al posto del cioccolato, mi feci regalare. Perché il bello è che leggendo il giornale ti si apre il mondo. Pochi anni dopo sarei andato in America, dove sarei stato accolto con un bel “welcome in your country”. Una frase significativa, perché in ogni Paese grande e civile la persona che viene da fuori è benvenuta. E ciò rende grande il Paese che riceve».

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