Coldiretti: "Contro gli abbruciamenti serve il meccanismo del semaforo"
L'associazione di categoria ha condotto alcuni incontri nei giorni scorsi in Regione per affrontare la questione
Coldiretti Novara Vco interviene sul fenomeno degli abbruciamenti e chiede l'applicazione anche in Piemonte del meccanismo del semaforo attraverso un'apposita DGR.
L'allarme di Coldiretti Novara Vco
Coldiretti Novara Vco interviene sulla questione degli abbruciamenti, cioè la pratica agricola che consiste nel dar fuoco ai residui delle colture vegetali. "Come da impegni assunti dall’assessore Marnati - dicono i vertici provinciali dell'associazione - è necessario introdurre con urgenza il meccanismo del semaforo rispetto alla questione abbruciamenti per evitare il conseguente concreto pericolo, alla luce anche dei cambiamenti climatici in atto, di diffusione di fitopatie ed incendi". E’ quanto Coldiretti Piemonte ha richiesto in occasione della manifestazione del 19 novembre scorso e che è stato ulteriormente sollecitato con una specifica lettera nei giorni scorsi all’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati, che ha dimostrato la sua disponibilità.
Nel periodo compreso tra il 15 settembre ed il 15 aprile, infatti, vige in Piemonte un divieto di abbruciamento dei residui vegetali che interessa un’area di ampie dimensioni, comprendente quasi 1000 comuni piemontesi, riconducibili all’agglomerato metropolitano, alla zona di pianura ed alla zona di collina.
"Serve il meccanismo del semaforo"
“Adottare la modalità del semaforo, cosi come ipotizzato, potrà consentire di attivare quegli intervalli di tempo utili alla combustione dei materiali vegetali, considerando che, in ogni caso, l’elevata concentrazione di polveri sottili nell’aria sia, comunque, da ricercarsi, soprattutto, in altri e diversi fattori inquinanti ed attività – spiegano il presidente di Coldiretti Novara-Vco Fabio Tofi e il Direttore Luciano Salvadori - Oltretutto il periodo in cui si concentrano maggiormente le pratiche aziendali che necessitano dell’abbruciamento è compreso tra settembre e novembre e nei mesi di marzo ed aprile. E’ fondamentale, quindi, per l’operatività delle nostre imprese attivare delle “finestre”, anche non consecutive, durante le quali sia possibile adeguatamente gestire e smaltire i residui vegetali, qualora le condizioni metereologiche, climatiche ed ambientali, lo permettano”.