I dati

Cna Piemonte: la crisi dell’export e le previsioni occupazionali preoccupano: "E' l’ora del pragmatismo"

Le importazioni sono diminuite del 5,2%

Cna Piemonte: la crisi dell’export e le previsioni occupazionali preoccupano: "E' l’ora del pragmatismo"
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Dopo l’analisi dei dati dell’export piemontese pubblicati da Unioncamere e la recente divulgazione delle previsioni occupazionali per dicembre 2024, CNA Piemonte ribadisce la forte preoccupazione per l’economia regionale e sollecita interventi rapidi e coordinati.

Crisi dell’export: un calo che allarma

Nel periodo gennaio-settembre 2024, l’export piemontese ha registrato una flessione del 3,5% rispetto allo stesso periodo del 2023, scendendo a 45,6 miliardi di euro. In parallelo, le importazioni sono diminuite del 5,2%. Questo calo, particolarmente evidente nel settore automotive, rappresenta un duro colpo per le piccole e medie imprese che compongono il tessuto economico della regione.

Giovanni Genovesio, Presidente di CNA Piemonte, commenta: “La persistente contrazione dell’export e delle vendite verso mercati chiave come Germania e Francia sottolinea le difficoltà di un contesto globale instabile. Il settore automotive, pilastro dell’economia regionale, è in sofferenza e ciò rischia di amplificare le criticità dell’intero sistema produttivo”.

Previsioni occupazionali: segnali negativi. Le previsioni occupazionali per dicembre 2024 aggravano il quadro. Le imprese piemontesi prevedono 23.710 assunzioni, il 4,8% in meno rispetto a dicembre 2023. Il trimestre dicembre 2024-febbraio 2025 mostra un calo del 3%, con 89.960 contratti programmati, confermando un rallentamento soprattutto nell’industria.

A livello settoriale, i servizi rappresentano il 67% della domanda, ma l’industria registra una flessione significativa. Le professioni più richieste includono ruoli tecnici e specializzati, mentre resta alta la difficoltà di reperimento del personale, segnalata nel 50% dei casi. Le figure più carenti includono specialisti nelle scienze della vita (98,8% di difficoltà di reperimento) e meccanici artigianali (74,2%).

Delio Zanzottera, Segretario CNA Piemonte, evidenzia: “Non possiamo ignorare la combinazione di una contrazione occupazionale e una riduzione dell’export. È necessaria un’azione immediata per snellire la burocrazia e favorire innovazione e accesso al credito. Servono investimenti in ricerca e sviluppo per sostenere le PMI e accelerare la transizione digitale”.

CNA Piemonte sottolinea l’urgenza di:

· Digitalizzare le procedure burocratiche per facilitare l’accesso agli incentivi.

· Promuovere l’innovazione con investimenti mirati e collaborazioni tra istituzioni, imprese e mondo della ricerca.

· Supportare la formazione e il matching lavorativo, riducendo il gap tra domanda e offerta di competenze.

· Mettere in campo strumenti adeguati per agevolare l’accesso al credito da parte di micro, piccole e medie imprese.

“Solo attraverso una sinergia tra tutti gli attori economici e istituzionali potremo rilanciare il Piemonte, invertire le tendenze negative e restituire fiducia al nostro sistema produttivo”, conclude Zanzottera.

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