Anpana e Wwf salvano falco pellegrino

Anpana e Wwf salvano falco pellegrino
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VARALLO POMBIA - Da qualche giorno nella zona di Varallo Pombia, nel Novarese, era stato avvistato un bellissimo esemplare di falco pellegrino, che stava immobile in un campo. Il proprietario del terreno, preoccupato, si è avvicinato all’animale, recuperando il rapace, che h cercato, però, di difendersi. Il solo modo per prenderlo è stato, quindi, quello di lanciargli addosso un lenzuolo.

Una volta preso, il falco è stato consegnato direttamente alla sede del comando provinciale delle Guardie ecozoofile Anpana di Novara. «Il falco pellegrino – spiegano da Anpana - ha ungrande adattabilità, tanto da poter essere considerato un animale cosmopolita: dai cieli aperti e poco popolati alle vette di campanili e palazzi di città. I suoi nidi, infatti, si possono trovare negli ambienti più diversi. Il falco pellegrino ha bisogno di sfamare se stesso e i suoi piccoli almeno due volte al giorno ed è proprio per soddisfare questo bisogno che gioca il suo asso nella manica: la velocità». Non appena il rapace è giunto alla sede Anpana, il responsabile Francesco Ragusa, vista la tarda ora, ha allertato il centro di recupero Wwf di Vanzago per la consegna per il giorno successivo. Nella nottata il falco pellegrino si è alimentato e riposato. «Il suo corpo a goccia – spiega Ragusa - la coda corta e le ali grandi sembrano essere state perfettamente studiate per sfruttare al massimo i principi dell'aerodinamica. E’ in grado di individuare una preda nel raggio di tre chilometri. Il falco pellegrino è conosciuto come uno degli uccelli più veloci al mondo, che in picchiata riesce a raggiungere velocità che sfiorano i 390 km. Il controllo del suo corpo è strabiliante, le sue virate e lo scendere in picchiata da quelle altezze e a quella velocità, infatti, farebbero perdere i sensi a qualsiasi essere umano.
Una macchina perfetta, in cui tutto concorre a renderlo il ‘top gun’ del regno animale. Il falco pellegrino è tutt’ora ricoverato al Wwwf: non presenta nessuna ferita, ma è molto debilitato e sta riprendendo peso».

mo.c.


VARALLO POMBIA - Da qualche giorno nella zona di Varallo Pombia, nel Novarese, era stato avvistato un bellissimo esemplare di falco pellegrino, che stava immobile in un campo. Il proprietario del terreno, preoccupato, si è avvicinato all’animale, recuperando il rapace, che h cercato, però, di difendersi. Il solo modo per prenderlo è stato, quindi, quello di lanciargli addosso un lenzuolo.

Una volta preso, il falco è stato consegnato direttamente alla sede del comando provinciale delle Guardie ecozoofile Anpana di Novara. «Il falco pellegrino – spiegano da Anpana - ha una grande adattabilità, tanto da poter essere considerato un animale cosmopolita: dai cieli aperti e poco popolati alle vette di campanili e palazzi di città. I suoi nidi, infatti, si possono trovare negli ambienti più diversi. Il falco pellegrino ha bisogno di sfamare se stesso e i suoi piccoli almeno due volte al giorno ed è proprio per soddisfare questo bisogno che gioca il suo asso nella manica: la velocità». Non appena il rapace è giunto alla sede Anpana, il responsabile Francesco Ragusa, vista la tarda ora, ha allertato il centro di recupero Wwf di Vanzago per la consegna per il giorno successivo. Nella nottata il falco pellegrino si è alimentato e riposato. «Il suo corpo a goccia – spiega Ragusa - la coda corta e le ali grandi sembrano essere state perfettamente studiate per sfruttare al massimo i principi dell'aerodinamica. E’ in grado di individuare una preda nel raggio di tre chilometri. Il falco pellegrino è conosciuto come uno degli uccelli più veloci al mondo, che in picchiata riesce a raggiungere velocità che sfiorano i 390 km. Il controllo del suo corpo è strabiliante, le sue virate e lo scendere in picchiata da quelle altezze e a quella velocità, infatti, farebbero perdere i sensi a qualsiasi essere umano.
Una macchina perfetta, in cui tutto concorre a renderlo il ‘top gun’ del regno animale. Il falco pellegrino è tutt’ora ricoverato al Wwwf: non presenta nessuna ferita, ma è molto debilitato e sta riprendendo peso».

mo.c.