"Fermare in suicidi in carcere": anche Novara fa sentire la sua voce
Tanti gli interventi durante la maratona oratoria promossa dalla Camera Penale: "Ci rincuora sapere che questa battaglia di civiltà sia oggetto di condivisione"
La Camera Penale di Novara è tornata a manifestare «perché chi ha responsabilità di governo si assuma la responsabilità di trovare delle soluzioni - e nelle carceri italiane sia riportata la Costituzione».
"Fermare i suicidi in carcere"
La Camera Penale di Novara ha aderito all’iniziativa dell’Unione delle Camere Penali Italiane: una maratona oratoria a staffetta nelle città italiane per parlare di carcere e di diritti. Il 4 luglio a partire dalle 10, davanti a uno “speaker’s corner” nei pressi dell’ingresso del tribunale si sono alternati avvocati penalisti, magistrati, i garanti comunali e regionale dei detenuti, politici e persone comuni, «tutti spinti dal desiderio di fare sentire la propria voce e gridare: adesso basta».
Alcune delle persone intervenute durante la maratona oratoria di giovedì 4 luglio
"Siamo molto soddisfatti dell'ampia partecipazione all'evento - hanno fatto sapere al termine dell'iniziativa dalla Camera Penale - con interventi e contributi da parte di tanti colleghi, di un magistrato e, cosa più importante, cittadini di tutte le età. Ci rincuora sapere che questa battaglia di civiltà sia oggetto di condivisione e di attenzione da parte della comunità".
L'intero video dell'evento è stato caricato sul canale Youtube della Camera Penale.
L'intervento di Domenico Rossi
"L’indifferenza non è accettabile di fronte alla drammatica condizione delle carceri e dei detenuti”. Così il consigliere regionale e segretario del PD Piemonte, Domenico Rossi, a margine della maratona oratoria.
“I suicidi in carcere, già 45 da inizio anno in Italia, sono un indizio rivelatore di una situazione a cui occorre dare risposte concrete a partire dalla carenza di personale e del sovraffollamento che si ripercuotono sul sistema sanitario penitenziario che ho avuto la possibilità di conoscere nel dettaglio nel corso dell’ultima legislatura guidando il gruppo di lavoro dedicato proprio alla sanità penitenziaria in Piemonte” spiega il rappresentante Dem.
“Il mio impegno personale e quello del Gruppo del PD in Consiglio Regionale proseguirà anche nella prossima legislatura. Siamo convinti che il nostro compito sia quello di impegnarci per percorsi di reintegrazione e reinserimento nella società” aggiunge Rossi.
“Con questo obiettivo solleciteremo la Regione - conclude Rossi - affinché si identifichi un luogo di dialogo permanente nel quale potersi confrontare con gli assessorati ed elaborare strategie condivise per intercettare o fronteggiare il disagio con gli strumenti più adatti”.