Libera Novara sulla legge regionale gioco d'azzardo: "Schiaffo alla democrazia che fa male ai più fragili"
"Dopo un anno di attesa per la discussione in aula la proposta è stata affossata senza la dignità di alcuna motivazione"

Nella seduta di martedì 26 settembre del Consiglio regionale del Piemonte la maggioranza a sostegno del Governatore Alberto Cirio ha liquidato in pochi minuti la proposta di legge di iniziativa popolare contro il gioco d’azzardo patologico promossa da Libera e da altre 40 realtà piemontesi, supportata da oltre 12 mila cittadini e replicata da 21 consigli comunali.
Libera Novara
«Dopo un anno di attesa per la discussione in aula la proposta è stata affossata senza la dignità di alcuna motivazione» denuncia Sarah Verzì, coreferente provinciale di Libera Novara. «Il Consigliere Leone, relatore di maggioranza, si è limitato a chiedere il voto contrario dell’assemblea, mentre i colleghi Preioni e Leone hanno rivendicato il sostegno al settore economico del gioco legale, a detta del primo dipinto ingiustamente come popolato da delinquenti e riciclatori al servizio della criminalità, e l’attività di prevenzione condotta dalla Regione: generalizzazioni e alibi che sicuramente non rispondono alle puntuali argomentazioni della campagna pubblica, fondata sui dati e sull’esperienza degli operatori sociosanitari».
Critico anche Ryan Coretta, con Verzì referente di Libera per la provincia di Novara: «Quanto avvenuto in Consiglio regionale non è solo un brutto schiaffo alla democrazia, ma è la dimostrazione di quanta considerazione ci sia per i soggetti più fragili, quelli che rischiano di più di cadere nella ludopatia: sono trattati, anche nelle parole di chi è intervenuto in aula contro la nostra proposta, come colpevoli effetti collaterali di un sistema economico sano. E questo non vale solo per la discussione in Regione: ricordo che qui a Novara è stata addirittura autorizzata l’apertura di una sala scommesse a pochi passi dal Serd, in contrasto con il principio della distanza dell’offerta di gioco d’azzardo dai luoghi sensibili».